Pensioni, Orlando: aprire confronto sui problemi posti dai sindacati

Intervista a La Stampa, difende il reddito di cittadinanza

NOV 9, 2021 -

Lavoro Roma, 9 nov. (askanews) – “Subito un patto sulle pensioni”. E’ il titolo che il quotidiano La Stampa sceglie per una intervista al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, rilanciata in prima pagina. “Credo ci siano tutte le condizioni perché sulle pensioni si apra un confronto che affronti in modo strutturale alcuni dei problemi posti” dai sindacati, dice. “Un dialogo sociale può portare a un miglioramento della manovra, affrontando il tema della previdenza al difuori del dibattito sterile ‘quota 100 sì quota 100 no'”. Sulle pensioni “l’intervento del governo non è strutturale. Bisognava uscire da misure eccezionali con qualcosa che rendesse meno forte l’impatto sui lavoratori. Ora – prosegue Orlando – c’è da capire come si torna a un sistema che deve essere contributivo evitando le rigidità che la legge Fornero portava con sé”. Quanto alle critiche rilanciate dal centro destra sul reddito di cittadinanza, “i sussidi – dice Orlando – servono per intervenire quando il lavoro non c’è o quando una persona non può lavorare, non per creare lavoro. Questo misunderstanding ha accompagnato la nascita di questa misura che ha effettivamente sostenuto persone contro la povertà”. “La riforma delle politiche attive è un’altra cosa e deve valere per tutti, non solo per i percettori di reddito. Quella dei navigator era una scorciatoia figlia di quell’equivoco. Quanto agli abusi – sostiene – li stiamo scoprendo grazie a una giusta intensificazione dei controlli che la manovra rafforza, ma nessuno ha mai chiesto di abolire altri istituti perché qualcuno se ne approfittava. Sapendo che la madre di tuttele distorsioni è l’evasione fiscale”. Oltre a quelle sugli abusi, ci sono anche accuse sul fatto che questo sussidio disincentiva il lavoro. “Io non penso sia così – afferma Orlando -. Credo che i poveri siano la conseguenza di un sistema ingiusto e che dobbiamo chiederci se davvero il massimo desiderabile possa essere uno stipendio di qualche centinaio di euro. O se sia accettabile che in questo Paese ci sia tanto nero”.