Giunta E.R snellisce burocrazia per sostegno aziende agricole

Approvato progetto di legge che semplifica procedure richieste

NOV 8, 2021 -

Agricoltura Roma, 8 nov. (askanews) – Approvato oggi dalla Giunta della regione Emilia Romagna il progetto di legge sulla sulla “Revisione del quadro normativo per l’esercizio delle funzioni amministrative nel settore agricolo e agroalimentare”. Il progetto di legge sarà presentato domani in Aula. Sedici articoli per una piccola rivoluzione che permetterà agli imprenditori agricoli emiliano romagnoli di programmare le proprie attività senza perdere tempo, utilizzando al massimo le risorse disponibili e migliorando così la redditività del loro lavoro. Il cuore del provvedimento riguarda la semplificazione amministrativa con l’abbattimento dei tempi della burocrazia nella presentazione delle domande di contributo, partecipazione a bandi, ecc. Tutti i documenti utilizzati per presentare una singola domanda, infatti, non dovranno essere ripresentati per domande successive, purché ancora validi e indirizzati alla stessa amministrazione. Inoltre, le amministrazioni pubbliche potranno scambiarsi i documenti necessari già in loro possesso attraverso l’accesso a banche dati e sistemi di interconnessione. La transizione al digitale è l’altra frontiera del progetto di legge. Tutti i procedimenti saranno gestiti in modo telematico, tramite applicativi regionali o di Agrea. Ogni imprenditore potrà vedere il suo fascicolo aziendale e verificare lo stato di avanzamento delle pratiche presentate. Queste sono alcune delle novità del progetto di legge illustrate oggi in conferenza stampa dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi. “L’agricoltura è un settore vitale per l’economia della nostra regione – ha detto Mammi – e per questo vogliamo utilizzare tutte le leve possibili per aumentare la competitività delle nostre imprese sui mercati nazionali ed esteri. Il progetto di legge che andrà in Aula domani ha quindi un duplice obiettivo: in primo luogo rendere il rapporto degli imprenditori agricoli con la Regione sempre più chiaro, efficace e semplice, azzerando la burocrazia laddove possibile e sostenendo il passaggio al digitale di tutte le pratiche”. Altro capitolo importante riguarda le revoche e le sanzioni sugli aiuti concessi. In caso di revoca, viene ridotta la percentuale del calcolo degli interessi legali, limitati i casi di esclusione per domande future. Vengono ridotti i vincoli di destinazione da 10 a 5 anni e rimodulato il contributo, in caso di dismissione o cambio di destinazione prima della scadenza del vincolo. Possono infine venire autorizzate fusioni societarie. Viene ribadita la centralità della programmazione e degli strumenti di intervento comunitari a partire dal Programma di sviluppo rurale, alle azioni di sostegno alle Organizzazioni comuni di mercato (Ocm). Rafforzata la funzione della Consulta agricola regionale, presieduta dall’assessore regionale all’Agricoltura, come organo consultivo della Giunta per condividere, ad esempio, le linee generali di politica agricola, le proposte di bilanci pluriennali, i progetti di legge regionale di interesse per il settore, ecc. Sempre in un’ottica di massima condivisione, viene inoltre affermata la possibilità, da parte della Giunta, di istituire tavoli tematici per affrontare specifici problemi del comparto agricolo e agroalimentare.