Assicurazioni, Farina (Ania): ruolo chiave su clima e welfare

Serve nuovo sistema basato su complementarietà pubblico-privato

OTT 18, 2021 -

Ania Roma, 18 ott. (askanews) – Investimenti sostenibili; cambiamento climatico ed eventi catastrofali e, terzo, un nuovo sistema di welfare. Sono i temi portanti dell’Insurance Summit, evento internazionale organizzato per la prima volta in Italia dall’Ania, oggi e domani, con il supporto della Federazione Internazionale delle Associazioni Assicurative (Gfia), nell’ambito delle iniziative della presidenza italiana del G20. Al centro della discussione del primo panel, ha spiegato la presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina nella sua relazione, è la transizione verso un’economia inclusiva e sostenibile, “con i relativi rischi e le esigenze di finanziamento”. “Si tratta di un’area in cui gli assicuratori, in considerazione del loro ruolo sia di investitori di medio-lungo termine che di fornitori di protezione, contribuiscono in modo significativo”, ha detto. “L’industria assicurativa a livello mondiale, con oltre 30.000 miliardi di dollari di asset gestiti, ha la capacità e l’interesse a investire in attivi sostenibili e di lungo termine. Può contribuire, quindi, a finanziare la transizione verso economie a emissioni zero – ha proseguito Farina – efficienti sotto il profilo delle risorse e più sostenibili”. Inoltre, “le imprese assicurative possono dare un apporto sostanziale anche come fornitori di adeguate coperture, agendo da catalizzatore per orientare la clientela verso comportamenti virtuosi e innovativi. Sulla sostenibilità – ha detto ancora la presidente dell’Ania – le assicurazioni possono svolgere inoltre un ruolo di supporto nel ridisegnare i modelli industriali per una società Net Zero. A ciò si aggiunge che le compagnie assicurative si sono già in buona parte attivate con programmi per divenire loro stesse Net Zero”. Sul welfare, poi “sono convinta che il tema del finanziamento di un sistema di protezione più ampio ed inclusivo possa essere efficientemente affrontato nell’ambito di una più stretta integrazione tra sicurezza sociale e assicurazioni private. Non va inoltre dimenticato che la crisi pandemica si è inserita in un contesto caratterizzato da un pluriennale trend di invecchiamento della popolazione, destinato ad accentuare i bisogni di protezione contro i rischi sanitari e assistenziali”. “Occorre, dunque, un nuovo sistema di welfare, basato sulla complementarità tra pubblico e privato. Un sistema che garantisca in modo integrato la copertura dei bisogni di protezione della popolazione contro un’ampia gamma di rischi. Gli assicuratori – ha detto Farina – che sono i principali erogatori di pensioni professionali e personali, hanno la capacità di fornire servizi che ampliano la portata della protezione. Mi riferisco, per fare un esempio, ai servizi per le persone anziane non autosufficienti, contro la disabilità o contro la scarsità di risorse economiche nell’età anziana. In tal senso voglio ricordare l’importante ruolo delle assicurazioni nel supportare la pianificazione e la gestione del risparmio dei cittadini allineandolo in maniera sostenibile ai bisogni finanziari che variano in funzione del ciclo della vita”.