No ai fascismi, sindacati: siamo 200mila. In piazza Letta e Conte

Anche Di Maio, Orlando e Speranza. Assente la destra

OTT 16, 2021 -

Squadrismo Roma, 16 ott. (askanews) – Piazza San Giovanni era gremita. Piena come non si vedeva da tempo. Secondo le cifre fornite dai sindacati, Cgil, Cisl e Uil, c’erano 200mila persone per la prima grande manifestazione post emergenza Covid organizzata dai sindacati per dire “No ai fascismi”, dopo l’attacco squadrista di Forza nuova alla sede della Cgil di Corso d’Italia di sabato scorso. I manifestanti sono arrivati a Roma anche da diverse parti d’Italia sin da questa mattina in attesa dei discorsi dei tre leader, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Piepaolo Bombardieri che hanno iniziato alle 14 dal palco allestito davanti alla Basilica papale. Un corteo si è mosso intorno alle 12.30 da Santa Maria Maggiore fino a San Giovanni. Alle testa c’era Maurizio Landini arrivato presso la piazza della basilica mariana nei pressi della stazione Termini proprio per accogliere tutti quelli arrivati da fuori Roma. Il segretario della Cgil ha voluto contrassegnare l’eccezionalità della giornata rompendo la consuetidine del suo outfit in maglioncio per indossare, per la prima volta per un comizio, una giacca grigia e una brillante cravatta rossa che, ha tenuto a precisare, ha scelto di persona. Tra i presenti anche don Luigi Ciotti di Libera perchè, ha detto Landini, la piazza è di tutti e la difesa della democrazia e della Costituzione, contro ogni deriva fascista, va fatta tutti insieme. Molti gli esponenti politici giunti in Piazza per portare il proprio sostegno insieme agli ex leader della Cgil, Susanna Camusso e Sergio Cofferati. Uno dei primi ad arrivare è stato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che con il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando ha sfilato insieme al segretario Landini per un tratto di via Merulana con il corteo partito da Piazza di Santa Maria Maggiore. A San Giovanni c’erano anche tre ministri, Andrea Orlando, Roberto Speranza e Luigi Di Maio arrivato poco prima del capo del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte che non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, ma si è soffermato con i manifestanti tra strette di mano e selfie. Saluti, foto e chiacchierata anche con il candidato sindaco di Roma, Roberto Gualtieri che domani affronterà il ballottaggio con Enrico Michetti. Era assente, invece, il suo ex contendente, il leader di Azione, Carlo Calenda. Tra i primi ad arrivare il segretario del Pd, Enrico Letta, che ha subito salutato l’ex collega di partito, l’amico Pier Luigi Bersani. Molti gli esponenti di sinistra tra cui Gennaro Migliore, il segretario di sinistra italiana, Nicola Fratoianni, Massimo D’Alema e Nichi Vendola, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, l’ex ministro, Francesco Boccia. Assente la destra tranne che per la presenza di Elio Vito, di Forza Italia. Rbr