Al via la campagna di comunicazione Ue sul lattiero-caseario

"Think Milk, Taste Europe, Be Smart!" di Alleanza Cooperative

OTT 15, 2021 -

Lattiero-caseario Roma, 15 ott. (askanews) – Al via “Think Milk, Taste Europe, Be Smart!”, la nuova campagna di comunicazione promossa dal Settore lattiero-Caseario dell’alleanza delle cooperative agroalimentari, realizzata da Confcooperative e cofinanziata dalla Commissione Europea per dare risalto al latte bovino e i suoi derivati. Obiettivo del progetto è cambiare il modo di guardare e consumare questi prodotti, scoprendone caratteristiche e valori che li rendono più che mai attuali e contemporanei, così da riconquistare il pubblico dei giovani. Sono infatti proprio i Millennial e la Generazione Z i consumatori che più si sono allontanati dal consumo di prodotti lattiero caseari. “La campagna nasce per valorizzare il settore, la sua cultura produttiva e gli alti standard in tema di qualità, sicurezza e benessere animale che contraddistinguono il comparto in Europa – afferma Giovanni Guarneri, coordinatore del settore lattiero-caseario dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – Ci rivolgiamo ai giovani perché sono i più sensibili ai trend del momento, anche riguardo al cibo. Hanno un alto livello di attenzione alla dimensione socio-economica e a modalità sostenibili di produzione alimentare. Requisiti che il nostro settore soddisfa pienamente e che possono rappresentare il punto di partenza per una narrazione più fedele, completa e veritiera su cosa sia il latte e cosa rappresenti, dal punto di vista strettamente alimentare ma non solo”. La produzione di latte è infatti una delle principali forme di presidio e tutela del territorio, “siamo il primo comparto agroalimentare italiano per valore e il sistema lattiero-caseario cooperativo è un modello economico virtuoso e solidale. Vogliamo rivendicare il consumo di latte come elemento distintivo e di appartenenza a una generazione vincente”. In un settore che più di altri subisce gli effetti di una cattiva informazione, il progetto punta moltissimo sui social. “In un momento in cui chiunque, e i giovani in particolare, credono di poter aver accesso direttamente alle notizie – continua Guarneri – riteniamo fondamentale lavorare al fianco degli influencer per produrre contenuti di qualità, ma siamo anche convinti che la mediazione svolta dal giornalista mantenga un ruolo insostituibile per distinguere la veridicità delle fonti e per dare credito ai fatti”.