Banche, Enria: nel 2022 stress test clima, solo poche sono pronte

Digitalizzazione apre a più ricavi domani, ma oggi maggiori costi

OTT 14, 2021 -

Bce Roma, 14 ott. (askanews) – La digitalizzazione “apre delle strade per migliorare la redditività e aumentare i ricavi” nelle banche, ma questi benefici potrebbero richiedere tempo, mentre per l’immediato implica maggiori costi. E potrebbe implicare anche maggiore concorrenza dalla finanza non bancaria. Lo ha affermato il capo della vigilanza bancaria della Bce, Andrea Enria, durante una audizione al parlamento europeo. Sul cambiamento climatico, invece, solo “poche banche in Europa hanno modelli di gestione del rischio solidi”. E il prossimo anno bisognerà affrontare lo stress test sul clima: “ci sarà da imparare per tutti”, ha detto. “Le sfide per le banche europee vanno oltre la qualità degli asset e l’esuberanza finanziaria. Soprattutto, stiamo spingendo le banche a migliorare la loro gestione dei rischi posti dal cambiamento climatico e dalla digitalizzazione. L’aumento dei servizi digitali bancari portato dalla pandemia – ha rilevato – apre strade per ulteriori ottimizzazioni dei costi e crescita dei ricavi, tuttavia porta con sé anche il rischio di maggiore competizione dalla finanza non bancaria”. Peraltro i benefici dovuti a riduzioni dei costi e (eventuali) aumenti dei ricavi “si materializzeranno solo gradualmente, mentre nel breve termine gli investimenti necessari e i costi potrebbero pesare ulteriormente sulla redditività delle banche”, ha proseguito Enria. “Un panorama più digitalizzato avrà inevitabilmente un impatto diretto anche sui profili di rischio, in particolare sull’information technology e la cybersicurezza. Quindi questa trasformazione digitale deve essere parte di un approccio olistico al modello di business, all’organizzazione interna – ha detto ancora il capo della vigilanza bancaria Bce – e alla governance, così come sulla gestione dei rischi”. Secondo Enria, sul cambiamento climatico e ambientale “c’è un quadro abbastanza simile. Le banche devono adattare le loro strategie migliorare la loro capacità di gestione dei rischi per assicurare che i modelli di business siano resilienti sul breve medio e lungo termine”, ha spiegato. Mentre per tenere a bada i rischi reputazionali serve “trasparenza”. Ad oggi le analisi effettuate dalla vigilanza della Bce “hanno mostrato che solo poche banche hanno sviluppato meccanismi di gestione del rischio climatico ed ambientale solide”. Enria ha però ricordato che nel 2022 verrà effettuato uno stress test proprio sul rischio climatico. “Siamo consapevoli che raccogliere i dati sarà impegnativo, ma questo dovrebbe aumentare la consapevolezza delle banche sulle carenze e sulle necessità da colmare per gestire efficacemente il rischio climatico. Sarà un esercizio – ha concluso – che servirà a insegnare sia alle banche che alla vigilanza”.