Weroad chiude round da 13,5mln, 4mln dalla piattaforma Backtowork

Investono in startup 100 clienti Intesa Sanpaolo Private Banking

OTT 11, 2021 -

Startup Milano, 11 ott. (askanews) – Weroad chiude un round da 13,5 milioni di euro, per finanziare la sua crescita internazionale. La startup italiana dei viaggi-avventura raccoglie i fondi in un mix tra equity, debito e convertible. A investire sono i soci storici ai quali si aggiungono capitali nuovi che arrivano a Weroad tramite BacktoWork, la piattaforma di crowdfunding di cui è partner Intesa Sanpaolo. Attraverso Backtowork sono stati raccolti oltre 4 milioni di euro, con l’adesione di oltre 100 clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking. “La campagna di WeRoad è la seconda operazione sulla nostra piattaforma che coinvolge con successo i clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking, a dimostrazione che il crowdinvesting può diventare un efficiente strumento d’investimento alternativo”, ha spiegato Alberto Bassi, CEO di BacktoWork. Il round, ha sottolineato Paolo De Nadai, CEO e founder di WeRoad, arriva dopo due anni “difficili: le restrizioni hanno messo a dura prova la serenità di tutti noi, la solitudine è esplosa e con essa l’esigenza di tornare a viaggiare, condividere esperienze, vivere di nuovo una vita piena e libera. Siamo molto fieri dell’impatto che WeRoad ha nella vita delle persone e sentiamo forte la responsabilità di essere un attore protagonista di una ripartenza che metta le connessioni umane al centro”. I fondi raccolti , ha spiegato Alessandro Zanchetton, managing director di WeRoad, serviranno allo scaleup internazionale, con la startup che punta alla leadership in Italia e alla crescita in Spagna con l’Inghilterra nel mirino. “Siamo convinti che il nostro modello costituisca un unicum nel settore del travel: a differenza dei principali player del mercato WeRoad è contemporaneamente un tour operator, un community business e una travel tech company. Grazie all’insieme di questi tratti siamo convinti di avere tutte le carte per diventare il leader paneuropeo entro il 2025”, ha concluso Zanchetton.