Previdenza, sondaggio Moneyfarm: conoscenze italiani lacunose

"Risparmiatori ma con scarsa attitudine alla pianificazione"

OTT 11, 2021 -

Previdenza Milano, 11 ott. (askanews) – Le conoscenze degli italiani in materia di previdenza sono insufficienti e lacunose e sono anche tra le principali cause di scelte errate e mancanza di pianificazione finanziaria. È quanto emerge da un sondaggio di Moneyfarm – società internazionale di investimento con approccio digitale – in collaborazione con Progetica – società indipendente specializzata in educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale – nell’ambito di un più ampio progetto di ricerca dedicato alla previdenza in Italia. Sondaggio i cui risultati vengono presentati in occasione della quarte edizione del Mese dell’Educazione Finanziaria (#OttobreEdufin2021), nella prima parte del webinar organizzato da Moneyfarm per martedì 19 ottobre ore 18 dal titolo: “I 7 vantaggi della pensione integrativa”. Conoscenze insufficienti e scarsa pianificazione finanziaria, questo mediamente è come l’italiano affronta la previdenza oggi. Basti pensare che soltanto il 4% conosce tutti i fattori che impattano sull’importo dell’assegno pensionistico: anzianità contributiva, stipendio, aumento della speranza di vita, PIL e tipo di lavoro. Per non parlare del fatto che circa il 70% degli italiani ignora che un investimento sui mercati finanziari può garantire un assegno pensionistico più alto. Neppure i giovani dimostrano maggiore consapevolezza su questo punto e si fermano al 31,4% (18-29 anni) e al 35,3% (30-39 anni). Altro tema controverso è quello del riscatto di laurea: un terzo dei rispondenti (33,8%) non conosce affatto il potenziale effetto del riscatto di laurea. Vero è che non esiste una regola sempre valida per tutti. Il riscatto di laurea può essere utile per uscire qualche anno prima dal mondo del lavoro, ma ogni caso va ponderato in base a criteri di costi/utilità quanto mai validi come in questa situazione. “Occuparsi di pianificare e integrare la propria pensione pubblica – ha spiegato Giovanni Daprà, Co-fondatore e Amministratore Delegato di Moneyfarm – è un esercizio di gestione del rischio, rischio che è anche finanziario oltre che contributivo e demografico: una mancata crescita del Pil nazionale, infatti, potrebbe costare il 20% dell’assegno pensionistico ai quarantenni di oggi e, dal recente sondaggio che abbiamo condotto con Progetica, emerge che solo 1 italiano su 4 è consapevole di questa correlazione. Altrettanto allarmante il fatto che il 70% degli italiani non sappia che l’orizzonte di medio-lungo termine di un investimento sui mercati sia un alleato prezioso per accrescere il proprio assegno pensionistico”.