Auto elettriche: 55% italiani interessati, ma pesano costi elevati

Dati Osservatorio Continental. De Martino: "Bisogna provarle".

OTT 11, 2021 -

Mobilità Milano, 11 ott. (askanews) – Oltre un italiano su due sarebbe interessato ad acquistare un’auto elettrica, ma il 43,9% è frenato dall’elevato costo anche in presenza degli incentivi, che non sono al momento sufficientemente percepiti. A pesare anche le restrizioni Covid che hanno impedito di effettuare test drive: quasi il 70% degli intervistati ha dichiarato di non aver ancora avuto l’occasione di provare un’auto elettrica. E’ quanto emerge dalla terza edizione dell’Osservatorio Continental Mobilità e Sicurezza dedicato all’elettrico e realizzato con Euromedia Research e Kearney. “Quando si parla di auto elettrica – dichiara Alessandro De Martino, Amministratore Delegato di Continental Italia – è indispensabile vivere l’esperienza al volante. Ad oggi solo un italiano su otto ha provato a guidare una Bev a fronte di diversi segmenti di mercato potenziali, pari circa al 71% degli intervistati. In questo processo di transizione se le case automobilistiche, i noleggiatori, le reti concessionarie e i fornitori di energia elettrica lavoreranno in sinergia per fornire ad esempio canoni anziché listini, comprensivi di wall box a condizioni interessanti e di auto tradizionali per i viaggi lunghi o per il weekend, si potrebbero fare dei grandi passi in avanti verso gli obiettivi prefissati dall’Europa”. Oltre al costo, gli altri fattori che pesano sulla diffusione dell’elettrico sono l’autonomia delle batterie (38,7% del campione), la scarsa diffusione delle colonnine di ricarica (37,4%) e la percezione di costi di manutenzione più alti. Gli italiani però sono fiduciosi che la situazione migliorerà con gli interventi previsti dal Pnrr anche se solo l’1,4% delle risorse sarà destinato alla mobilità elettrica rispetto al 13,6% della media europea. Un altro fattore chiave per dare una spinta all’elettrico è una corretta informazione. Tre italiani su quattro dichiarano infatti di riconoscere un’auto elettrica e ibrida, ma solo il 47% sa cos’è un veicolo ibrido plug-in. Il risultato è che l’Italia è in ritardo nella diffusione dell’auto elettrica che rappresenta il 4% delle vendite rispetto al 10% dell’Unione Europea, e si presenta segmentata da fattori socio-demografici e culturali: l’identikit dei potenziali clienti è quello di uomini che percorrono fino a 50 chilometri al giorno, hanno un garage dove installare una wall box, vivono al Sud e in Provincia (circa 30 milioni di italiani), e appartengono alla generazione Y (27- 41 anni). “Se le istituzioni e le case automobilistiche sono impegnati nel fare la loro parte, i noleggiatori e la rete delle concessionarie, come vetrina di una nuova mobilità sostenibile, hanno oggi la grande opportunità di incidere fortemente sulle scelte dei consumatori e accompagnarli verso l’elettrico. Tra gli italiani, infatti, la voglia di provare ‘dal vivo’ un’auto elettrica è alta, ma non tutte le concessionarie ad oggi offrono test-drive o hub logistici dove poter conoscere e ‘toccare’ da vicino i veicoli elettrici”, conclude Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research.