Cina, FT: decine di Paesi con 385 mld di debiti nascosti su Via Seta

In molti casi l'esposizione supera il 10% dei loro Pil

SET 29, 2021 -

Cina Roma, 29 set. (askanews) – Mentre da giorni tiene banco l’allarme sui debiti accumulati dal gigante delle costruzioni cinese Evergrande, il Financial Times punta i riflettori sui rischi di una vicenda con dinamiche invertite: i rischi degli enormi indebitamenti che molti paesi hanno accumulato verso la Cina, con il faraonico piano sulla Via della Seta (Belt and Road Intiative) fortemente sostenuta dal presidente Xi Jinping. “Debiti nascosti”, titola il quotidiano, che hanno raggiunto 385 miliardi di dollari. Con oltre 40 paesi – Stati a reddito medio o basso, spesso africani – esposti vero il Dragone con un indebitamento che supera il 10% dei loro rispettivi Pil. Il quotidiano cita le nuove stime effettuate da AidData, una società di ricerche della Virginia, che ha analizzato oltre 13.000 progetti per un valore complessivo di oltre 843 miliardi di dollari in 165 paesi. E secondo questa analisi, dice il quotidiano, molti paesi hanno “sistematicamente sottostimato, per anni, i debiti” legati alle iniziative cinesi sulla Via della Seta. Debiti “che ora potrebbero essere chiamati a restituire”. Negli ultimi due anni questa tendenza a elargire finanziamenti della Cina ha segnato una frenata e più di recente G7 e Usa sono intervenuti per arginare il dominio cinese sui progetti di finanziamento internazionali. Vi è un’altra particolarità da segnalare: se inizialmente le controparti della Cina in queste operazioni erano istituzioni sovrane, come le banche centrali, più di recente si sono moltiplicati i casi in cui ad indebitarsi sono state società a controllo pubblico, ma anche banche a controllo statale, società ad hoc, joint ventures e anche imprese private.