Trieste, BAT annuncia grande investimento su hub di innovazione

500 milioni in cinque anni: ricerca, salute e sostenibilità

SET 28, 2021 -

Innovazione Trieste, 28 set. (askanews) – Un investimento da 500 milioni di euro in cinque anni con 2.700 posti di lavoro, diretti e indiretti, per Trieste. British American Tobacco ha annunciato nel capoluogo giuliano l’apertura di un centro di innovazione e sostenibilità a livello mondiale: “A Better Tomorrow Innovation Hub”, che sorgerà nell’area portuale. Si tratta di una scelta che assegna all’Italia importanza nella strategia di trasformazione di BAT e che si muove lungo alcune linee fondamentali, sintetizzate dalla presidente e amministratore delegato di BAT Italia, Roberta Palazzetti: “Vogliamo che sia un investimento che porti un futuri migliore: a livello di salute, a livello ambientale, a livello di occupazione e anche a livello di inclusione”. “E’ il nostro contributo per dare fiducia e stimolare la ripresa del Paese – ha aggiunto Palazzetti -. Questo progetto nasce in partnership con Interporto Trieste Spa e ha due componenti principali. La prima è una serie di sviluppo e produzione dei nostri prodotti a rischio ridotto per la salute: attiveremo quattro linee di prodotto su 20mila mq, che prevedono anche prodotti farmaceutici. C’è poi una componente digitale, e qui si tratta di innovazione estrema, un centro per lo sviluppo futuro dei nostri prodotti e un centro di marketing digitale”. “Questo è un punto di partenza – ha aggiunto la presidente e ad di BAT Italia – e non di arrivo. Vogliamo portare miglioramenti per la salute, portando sempre più consumatori a spostarsi dal tabacco tradizionale ai prodotti a rischio ridotto. Da un punto di vista della sostenibilità ambientale, da 19 anni siamo tra i leader mondiali e vogliamo raggiungere la carbon neutrality entro il 2030 per i nostri uffici e le nostre linee produttive, entro il 2050 per tutta la filiera. Qui a Trieste vogliamo essere carbon neutral fin da primo momento, e per questo abbiamo investito anche nel fotovoltaico”. Alla presentazione, nel Centro Congressi del Molo IV di Trieste, ha presenziato anche Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità Sistema portuale del Mare Adriatico orientale. “Questa giornata – ha detto – arriva dopo anni e anni di duro lavoro nei quali si è lavorato tutti insieme per fare sistema. A questo settore così caotico servono territori che offrano tranquillità e la tranquillità si ottiene se tutti i soggetti dialogano. Oggi parliamo di infrastrutture e di software, ma soprattutto parliamo del fatto che finalmente si mette insieme la capacità di un territorio di essere al posto giusto al momento giusto, ma anche capace di avere infrastrutture in grado di rispondere ogni giorno all’imprevedibilità e gli shock continui. Finalmente abbiamo un grande player locale che dice mi insedio qui e non faccio porto, ma faccio manifattura. Continuo a ripetere che il futuro del porto non è il porto, il nostro compito è creare legami con il territorio e favorire l’accessibilità”. Anche il presidente della Regione Friuli Venezia-Giulia, Massimiliano Fedriga, ha voluto salutare l’annuncio del progetto. “La Regione – ha detto il governatore – fa da rete di protezione per gli eventuali inconveninenti per gli investimenti. Il progetto di BAT sta proprio negli asset di sviluppo che abbiamo individuato come Regione. Noi vogliamo essere un punto di riferimento per la logistica e vogliamo puntare sul tema della ricerca, partendo dalle potenzialità del territorio che è necessario valorizzare. Un ultimo fattore importante è il fatto che il processo della sostenibilità basato sulla salute sia quello corretto, per puntare sulla riduzione del rischio”. “Oggi – ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, anch’egli presente a Trieste – è un giorno di orgoglio per Trieste e per l’Italia. Se BAT ha fatto questa scelta lo ha fatto per convenienza, e non uso questa parola in senso negativo, perché è su questo aspetto che si costruisce l’economia. Questo tipo di impresa coinvolge tutta la filiera agricola del tabacco che sta faticosamente affrontando la concorrenza internazionale. Il risultato di oggi è anche frutto del sistema virtuoso innescato da tutti i soggetti coinvolti e questo ha reso l’area appetibile per gli investimenti. Il governo deve creare un clima di fiducia e di certezza”. Molto soddisfatto anche il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, che è intervenuto in collegamento video. “Lo sviluppo di nuove tecnologie che portano il settore del tabacco verso una maggiore consapevolezza – ha detto Patuanelli, già ministro dello Sviluppo economico – trova a Trieste un terreno fertile dove poter investire. C’è un valore di occupazione molto elevato, diretto e indiretto. La filiera del tabacco in Italia funziona, crea ricchezza e ha la possibilità di distribuirla. La scelta di Trieste non è casuale, Trieste ha rimesso al cento la capacità di attrarre investimenti partendo proprio dal porto e si sta continuando a investire per migliorare la logistica”. “Gli effetti pratici – ha concluso Roberta Palazzetti – partono da domani: abbiamo appena firmato il contratto e abbiamo l’ambizione di avere il primo modulo di costruzione finalizzato per maggio 2022 e vogliamo partire con la produzione nella seconda parte dell’anno”.