Vino: certificazione Equalitas riferimento essenziale per comparto

A Montepulciano la conferenza su sviluppo sostenibile filiera

SET 13, 2021 -

Vino Roma, 13 set. (askanews) – Una filiera attenta ai temi del lavoro e della sostenibilità sociale, ma con ancora spazi per migliorare che dovranno essere sostenuti da Pac e Pnrr. E’ un tema delicato e sensibile quello al centro della seconda Conferenza sullo sviluppo sostenibile del lavoro nella filiera vitivinicola che ha avuto luogo presso la Fortezza di Montepulciano, alla presenza dei più importanti player e delle principali istituzioni del settore a partire dai ministeri dell’Agricoltura e del Lavoro. Uno studio dal quale è emerso un quadro con qualche ombra ma, fortunatamente, molte luci; la fotografia di un settore attento al tema al punto di dotarsi di fondamentali strumenti di controllo e di tutela, primo tra tutti la certificazione Equalitas. “Essere certificati Equalitas assume un significato sempre più rilevante sotto molti aspetti – ha spiegato Michele Manelli, produttore tra i primi a ottenere la certificazione e tra i principali autori dello studio – Significa sviluppare l’impresa attorno ai più elevati schemi internazionali, come i criteri ESG, un’ottica che sappiamo stimola le aziende ad un crescita organizzativa ed al contempo valoriale. Seguire gli indicatori sociali Eqaulitas significa ad esempio perseguire la compartecipazione dei lavoratori all’impresa, oppure promuovere l’inserimento di donne e giovani nei ruoli chiave financo a perseguire le stesse migliori tutele delle condizioni di lavoro anche nei subappalti e lungo le filiere, solida garanzia per far fronte al triste fenomeno del caporalato”. L’indagine presentata, che ha coinvolto oltre il 20% delle aziende del comparto e che si è svolta nel periodo primavera-estate 2021, ha avuto anche il merito di illustrare il sentiment delle aziende della filiera in questa fase delicata, segnata dall’emergenza pandemica. La sensazione evidenziata è quella di un cauto ma diffuso ottimismo supportato dai numeri che, a fronte di perdite talvolta in doppia cifra dei fatturati, mostrano un settore che ha tutelato anche l’occupazione stagionale, con solo il 3% di contrazione di occupati ma che soprattutto crede nella ripresa, con il 70% degli intervistati che prevede una crescita già per il 2021 nell’ordine del 20%. Ma è stata anche l’occasione per individuare ambiti su cui la filiera necessiterà di maggiore supporto da parte di tutte le istutizioni, per colmare un apparente gap culturale ed informativo, come quelli delle politiche di welfare e della parità di genere. “E’ stato certamente un confronto importante – ha commentato Riccardo Ricci Curbastro, Presidente FederDoc – utile anche a confermare la bontà del lavoro svolto finora e, al tempo stesso, a delineare nuovi obiettivi che dobbiamo raggiungere. Gli indicatori sociali che abbiamo infatti contribuito a mettere in tutti sensi a terra con Equalitas in questi anni rappresentano ormai un riferimento internazionale, come ci viene riconosciuto da buyers come i grandi monopoli ma anche da enti come Oxfam o Amfori. Il prossimo step? Convincere le aziende a utilizzare questo quid plus attraverso una comunicazione mirata, strumento necessario per arrivare al cuore degli stakeholder e dei consumatori. Occasioni come questa di Montepulciano costituiscono già un importante passo in avanti in tal senso”. Il Tavolo Permanente del Lavoro vede la partecipazione di: Milav, Mipaf, Federdoc, Gruppo Editoriale Gambero Rosso, Oxfam Italia, ETI, Systembolaget, Syndicat European Trade Union, amfori, BRC-GS, Valoritalia, Fondazione Consulenti del Lavoro e Sustainable Wine Roundtable).