G20 agricoltura, Agivi: nuova generazione vino sempre più green

Ieri convegno in vista dell'evento di Firenze

SET 13, 2021 -

Agricoltura Roma, 13 set. (askanews) – “I giovani pensano, progettano e lavorano in chiave green. Dalla vigna alla cantina, passando dalla scelta del packaging a quella dei trasporti fino ai servizi offerti in azienda, sono sempre di più le iniziative delle nuove generazioni sviluppate in ottica sostenibile con azioni specifiche e mirate al raggiungimento di obiettivi quanto più rispettosi dell’ambiente”. Lo ha detto Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente di Agivi, l’associazione dei giovani imprenditori vitivinicoli italiani under 40 di Unione Italiana vini, intervenuta ieri al convegno su “La nuova generazione del vino e sostenibilità – next generation”, organizzato dalla associazione in occasione della settimana di eventi che precede il che precede il G20 Agricoltura (Firenze, 17-18 settembre). L’appuntamento, inserito all’interno della rassegna “Territori, cultura e arte del vino a Palazzo Vecchio” coordinata dall’Associazione nazionale Le Donne del Vino in collaborazione con il Comune di Firenze, ha messo a fuoco risorse e potenzialità del trinomio giovani, vino e propensione green. “Per i giovani – ha proseguito la presidente – la sostenibilità riveste ora un ruolo predominante in tutte le attività svolte, un driver fondamentale per promuovere al meglio le eccellenze vinicole italiane. Secondo un sondaggio che abbiamo realizzato tra i nostri soci, il 94% dei giovani imprenditori vinicoli ritiene che la sostenibilità possa rappresentare un fattore decisivo per la competitività, e quasi 7 intervistati su 10 scelgono i fornitori in base alla sostenibilità delle loro proposte. Abbiamo rilevato che l’83% delle aziende hanno progetti o piani sul tema della sostenibilità, già ultimati o in corso di realizzazione in 8 casi su 10”. “La sostenibilità rappresenta un importante driver di scelta soprattutto per le nuove generazioni che, in viaggio, tendono a adottare comportamenti consoni evitando sprechi di cibo e rispettando l’ambiente”, ha spiegato Roberta Garibaldi, professore universitario e autore del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano. “Innovazione, giovani e ambiente sono gli elementi cardine della transizione ecologica che sta interessando anche il mondo del vino – ha detto l’assessore all’Ambiente, agricoltura urbana e turismo del Comune di Firenze, Cecilia Del Re – Un modo sostenibile di approcciarsi a un settore economico che non è solo produzione e commercializzazione, ma innanzitutto un modo di relazionarsi al territorio e di valorizzare il paesaggio”. Emanuela Tamburini, presidente del Movimento turismo del vino Toscana, ha spiegato: “ogni anno in Toscana riceviamo migliaia di enoturisti, ma è grazie a iniziative nuove e sempre più mirate che riusciamo non solo a consolidare ma anche a far crescere questi numeri, con particolare attenzione a un target di riferimento sempre più giovane”.