Fipe: per la ristorazione niente piena ripresa fino al 2023

Nonostante buona estate, dati Bankitalia dimostrano che non basta

SET 7, 2021 -

Ristorazione Roma, 7 set. (askanews) – I dati diffusi oggi da Bankitalia confermano che la ristorazione è stato tra i settori più colpiti dagli effetti della pandemia e dalle misure restrittive: ad aprile 2021, l’80% delle famiglie italiane dichiara di aver ridotto i suoi consumi in bar e ristoranti rispetto al periodo pre pandemia. “Ora l’estate ha fatto segnare un primo, deciso, balzo in avanti con i ricavi del settore in crescita di 1,2 miliardi nel solo mese di agosto. Se il quadro sanitario evolverà positivamente, con il progredire della campagna vaccinale non solo a livello nazionale ma anche internazionale, l’obiettivo di riportare la ristorazione ai livelli di fatturato dell’estate 2019 sarà a portata di mano ma solo nel 2023”. A fare i conti è l’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, che commenta e integra i dati diffusi oggi da Bankitalia. A determinare un ulteriore ritardo nel ritorno dei fatturati del comparto ai livelli pre covid, la lenta ripresa del turismo internazionale: i 6 miliardi di euro garantiti ogni agosto dai visitatori provenienti dagli Stati Uniti, dall’Asia e dagli altri Paesi europei fino al 2019, infatti, sono stati compensati solo in parte nel corso dell’estate.