Turismo, Bankitalia: ingressi risalgono ma meno dei flussi in uscita

Surplus Italia maggio quasi azzerato, livelli pre Covid lontani

AGO 11, 2021 -

Coronavirus Roma, 11 ago. (askanews) – Gli ingressi turistici in Italia risalgono la china dopo il collasso causato dai lockdown anti Covid, ma i livelli precedenti alle misure restrittive restano lontani e il turismo degli italiani all’estero recupera in misura maggiore. Nei tre mesi terminanti a maggio 2021 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è cresciuta del 36,4 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre quella dei viaggiatori italiani all’estero è aumentata ancora di più, segnando un incremento del 57,8. I dati sono stati riferiti dalla Banca d’Italia, con l’indagine periodica sul turismo internazionale che si basa su interviste e conteggi di viaggiatori residenti e non residenti in transito alle frontiere, come valichi stradali e ferroviari, porti e aeroporti internazionali. Lo stesso studio rileva che nel confronto con il corrispondente periodo del 2019, precedente al diffondersi dell’allarme Covid, permane una contrazione dell’83,4 per cento guardando ai flussi in ingresso e del 67,1 sui flussi in uscita. Il ché implica che la Penisola stia anche faticando di più, ad attrarre turisti stranieri, di quanto altri Paesi di destinazione riescano a richiamare turisti italiani. Il periodo in esame (marzo-maggio) è precedente all’imposizione su vasta scala del cosiddetto “green pass”, quindi i dati non ne scontano ancora gli effetti. Nel mese solo di maggio 2021 il saldo della bilancia dei pagamenti turistica ha registrato un avanzo di 34 milioni, secondo i dati dell’indagine, a fronte di un saldo positivo di 78 milioni nello stesso mese dell’anno precedente. Ma il confronto più eclatante è quello con il maggio del 2009, quando l’avanzo era stato di 2,072 miliardi a maggio 2019: praticamente questo consistente surplus si è quasi azzerato. Rispetto a maggio 2020 le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono cresciute del 62,4 per cento (775 milioni di euro, da 477 milioni); quelle dei viaggiatori italiani all’estero sono cresciute dell’85,9 (741 milioni da 398 mln di un anno prima); entrambi i flussi permangono su livelli ampiamente inferiori a quelli rilevati nel 2019. La Banca d’Italia realizza questa indagine dal 1996. E’ condotta con l’obiettivo primario della compilazione delle voci “Viaggi” (che include i beni e i servizi acquistati da persone fisiche in paesi in cui non sono residenti, in relazione a viaggi in tali paesi) e “Trasporti internazionali di passeggeri” della bilancia dei pagamenti. Inoltre assicura una vasta base informativa per la ricerca e per gli operatori del settore grazie all’ampia gamma di dati analitici, aggiuntivi rispetto alle esigenze di bilancia dei pagamenti, che vengono messi a disposizione degli utenti sia in forma di aggiornamento mensile sia a livello di microdati.