Nel II trimestre il pil cresce del 2,7%, +17,3% su anno (le stime dell’Istat)

VAriazione acquisita per il 2021 è pari a +4,8%

LUG 30, 2021 -

Istat Roma, 30 lug. (askanews) – Nel secondo trimestre del 2021 si stima che il prodotto interno lordo, “espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato”, sia aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% in termini tendenziali. E’ quanto rileva l’Istat diffondendo la stima preliminare. La variazione acquisita per il 2021 è pari a +4,8%. Il secondo trimestre del 2021, precisa l’Istituto, ha avuto una giornata lavorativa in più sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto al secondo trimestre del 2020. La variazione congiunturale è la sintesi di una sostanziale stazionarietà del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta. “Dopo un primo trimestre del 2021 in lieve recupero – osserva l’Istat – nel secondo trimestre dell’anno l’economia italiana ha registrato una crescita molto sostenuta”. L’incremento tendenziale “eccezionalmente marcato del Pil deriva dal confronto con il punto di minimo toccato nel secondo trimestre del 2020 in corrispondenza dell’apice della crisi sanitaria”, si sottolinea. Il risultato, prosegue l’Istituto, “ha beneficiato soprattutto di un forte recupero del settore dei servizi di mercato, il più penalizzato dalla crisi, di una crescita dell’industria e di una sostanziale stazionarietà dell’agricoltura”. Cos/Pie