Condifesa: polizze raccolti agricoli in crescita nonostante Covid

Raggiunto tetto 371 milioni di euro di valori assicurati

LUG 20, 2021 -

Agricoltura Roma, 20 lug. (askanews) – Condifesa Lombardia Nord-Est cresce nonostante la pandemia: nel difficile 2020 il Consorzio bresciano, operativo anche nelle province di Lecco, Como, Sondrio e Varese, che gestisce le polizze agevolate per l’assicurazione dei raccolti agricoli non si è mai fermato, continuando a garantire sia la copertura assicurativa che l’assistenza in campo del Servizio Tecnico. L’anno si è concluso con una crescita dei soci, arrivati a quota 4.634 (erano 4.306 a fine 2019), e dei valori assicurati, che hanno raggiunto il tetto dei 371 milioni di euro (contro i 369 dello scorso anno). “Considerate le circostanze di emergenza, possiamo parlare di un risultato particolarmente significativo – ha detto il presidente Giacomo Lussignoli ai soci riuniti in assemblea generale – In particolare è importante sottolineare come ormai la crescita della domanda di copertura assicurativa vada sempre più in direzione degli strumenti più moderni come i fondi mutualità o le Polizze Index. A conferma del fatto che la protezione dei raccolti rientra in una vera e propria strategia imprenditoriale ormai comune a buona parte dell’agricoltura più avanzata”. Il quadro dell’annata, illustrato all’assemblea dal direttore Fernando Galvan, ha visto il Consorzio stringere accordi con 18 compagnie operative nel settore primario: in incremento anche i premi sottoscritti per un totale di circa 18 milioni di euro, mentre i risarcimenti che le compagnie hanno pagato sono stati pari al 135% dei premi incassati. “Una riprova dell’efficienza del Condifesa nel valorizzare l’investimento che le aziende agricole hanno fatto con l’assicurazione – ha puntualizzato il direttore-. In sostanza le Compagnie hanno risarcito più di quanto hanno incassato”. Ma ad influire su queste performance in ascesa sono anche le mutate condizioni climatiche, ormai una realtà con la quale anche in futuro sarà sempre più inevitabile fare quotidianamente i conti. “Su questo fronte stiamo già pensando a come impostare il nuovo piano comunitario di copertura assicurativa per i prossimi sette anni – ha spiegato il presidente – In Europa c’è ormai una sempre maggior consapevolezza dell’impatto dei cambiamenti climatici e dell’importanza conseguente di una adeguata politica di gestione del rischio per la tutela del reddito delle aziende. Eventi come l’ondata di caldo torrido in Canada o la spaventosa alluvione tedesca stanno mettendo in allarme l’intera comunità. Serve la consapevolezza che sul fronte del problema climatico globale l’agricoltura può fare molto in termini di ricerca, sperimentazione, attenuazione degli impatti:: dalla nuova Pac arriverà senza dubbio un impulso superiore all’implementazione di questo ruolo”.