BVA Doxa: pandemia ha trasformato casa in baricentro vita italiani

Sono due milioni in più quelli alla ricerca di nuova abitazione

LUG 19, 2021 -

Coornavirus Roma, 19 lug. (askanews) – Dopo l’esperienza della pandemia e dei mesi di lockdown, gli italiani rivedono la relazione con la propria casa, che si trasforma nel vero baricentro delle nostre vite. Se da un lato c’è chi è pronto ad affrontare la nuova normalità tra smartworking e lavoro in presenza, dall’altro c’è chi vuole cambiare casa, magari puntando su un’abitazione con più spazi aperti o vicina ad aree verdi. Tutto questo, con un occhio di riguardo alle opportunità portate dalle nuove tecnologie per la casa “effortless”. È questo il ritratto degli italiani emerso da CasaDoxa 2021, la quarta edizione dell’Osservatorio nazionale sugli italiani e la casa di BVA Doxa relativamente ai principali cambiamenti in atto nella società e nelle case degli italiani, realizzato tra aprile e maggio 2021 intervistando online oltre 7 mila famiglie italiane. L’indagine è l’edizione 2021 di un Osservatorio nato nel 2018 che si propone come un hub di snodo e di raccordo tra la domanda – composta dalle abitudini, dai comportamenti e dai desideri degli italiani nei confronti della casa – e l’offerta, ovvero il mercato costituito da tutti gli operatori che insistono sul mondo della casa e che spaziano dalle banche, il real estate, il mondo delle costruzioni, l’arredamento fino a tecnologia, fitness, entertainment, food, logistica e assicurazioni. La ricerca è stata presentata oggi, mercoledì 14 luglio, con un web talk intitolato “CasaDoxa 2021. I trend dell’abitare: opportunità e ispirazioni” presentato da Paola Caniglia, Head of Living & Retail di BVA Doxa e ideatrice di CasaDoxa, con la collaborazione di Davide Cavalieri, CEO di Cavalieri Retail. Nel 2021 2 milioni di italiani in più alla ricerca di una nuova casa: l’esperienza del lockdown spinge verso il cambiamento Messi a dura prova dall’esperienza della pandemia, sono sempre di più gli italiani che intendono cambiare casa entro i prossimi 4 anni. Se nel 2019, in tempi pre-pandemici, la percentuale toccava quota 22%, nel 2021 si arriva al 26%, pari ad un incremento di 2 milioni di persone. E proprio il lockdown è il fattore alla base di questo desiderio: il 53% di chi ha intenzione di cambiare casa nel prossimo quadriennio dichiara infatti che l’esperienza delle chiusure che si sono alternate per tutto il 2020 e l’inizio del 2021 ha contribuito ad alimentare questa volontà. Spazi all’aperto e vicinanza ad aree verdi: la pandemia riorienta i “must-have” per le nuove case Oltre ad aver rivoluzionato le nostre abitudini quotidiane, la pandemia ha riorientato anche le priorità e i criteri di valutazione da considerare quando si è alla ricerca di una nuova abitazione. Costretti in casa per diversi mesi, gli italiani ora reclamano soprattutto spazi all’aperto e aree verdi dove poter vivere a contatto con la natura. Così, a balzare in testa nella classifica dei “must-have” per le nuove case spiccano giardini e terrazzi (67%, +9% rispetto al 2019) e la presenza del verde a pochi minuti di cammino (65%, con un incremento del 17% sul 2019). L’impossibilità di incontrare parenti e amici con la stessa frequenza di prima ha inoltre accresciuto il valore delle relazioni umane: avere un buon vicinato è oggi un criterio molto importante per quasi 3 italiani su 5 che intendono acquistare una nuova casa. Il radicamento dello smartworking nelle vite quotidiane degli italiani ha invece reso meno importanti altri fattori che da sempre orientano la scelta della casa. Ad esempio, nella classifica dei desiderata il criterio che scende di più rispetto agli anni precedenti è la vicinanza al luogo di lavoro (nel 2021 è molto importante per il 45% dei rispondenti). Sebbene siano meno prioritari rispetto al biennio precedente, la vicinanza ai trasporti pubblici (55%) e la presenza di un garage o di un posto auto (65%) restano comunque molto importanti per gli italiani che cercano casa. Casa è sinonimo di sostenibilità e salubrità, con un occhio di riguardo verso la mobilità sostenibile: la presenza di colonnine elettriche rappresenta un driver di scelta per il 37% degli italiani Nell’ambito domestico, sostenibilità e salubrità sono ormai due paradigmi: quasi la totalità degli italiani reputa importanti questi concetti se associati alla loro casa, e proprio l’esperienza pandemica appena vissuta ha contribuito a fare impennare la loro centralità. Quanto alle abitudini “green”, sulla scorta di una rinnovata sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali sostenuta e incentivata anche dai bonus governativi dedicati alla mobilità sostenibile, la presenza di colonnine elettriche è ormai un criterio di valutazione molto importante per il 37% degli italiani nella scelta di una nuova casa. Su questo fronte la crescita rispetto al periodo pre-Covid è notevole: +19% sul 2019, un dato sostenuto anche dal fatto che attualmente sono 2 su 5 gli italiani che stanno ipotizzando di acquistare un mezzo di trasporto con alimentazione elettrica o ibrida, come auto, scooter, bicicletta e monopattino. Questi dati si inseriscono in un più ampio contesto di transizione energetica per la casa e la mobilità, sempre più orientate verso l’elettrico e il basso impatto sull’ambiente.