Corte Conti: riqualificare 50enni P.A. in attesa ingresso giovani

Capacità pluridisciplinari e abilità tecnologiche per nuovi statali

GIU 23, 2021 -

Corte Conti Roma, 23 giu. (askanews) – Riqualificare, in un’ottica digitale, l’estesa platea dei 50enni che lavorano nella Pubblica amministrazione in attesa dell’ingresso delle nuove generazione nelle fila degli statali. E’ la strada indicata dalla Corte dei Conti nella Relazione al Rendiconto generale dello Stato per il 2020. Per la magistratura contabile “in attesa dell’auspicato ingresso nelle pubbliche amministrazioni delle giovani generazioni, l’estesa platea di cinquantenni non può e non deve essere esentata dal partecipare attivamente, attraverso un mirato aggiornamento, alla costruzione di un moderno assetto organizzativo, nella prospettiva della sempre più ampia digitalizzazione dei processi”. I dati sull’anzianità media molto elevata celano, in realtà, “un altro aspetto importante”. Occorre considerare, infatti, che “una quota molto rilevante di personale si addensa in prossimità del dato medio (51 anni all’incirca); tale aspetto evidenzia che le amministrazioni dovranno mettere in atto un massivo intervento di riqualificazione del proprio personale mediante programmi di formazione intensiva che puntino a colmare e sviluppare quelle aree di competenza fino ad oggi trascurate”. Per quanto riguarda il personale delle pubbliche amministrazioni, “occorre considerare che la necessaria attività di reclutamento di nuove risorse si inserisce in un contesto lavorativo in rapida trasformazione”. Ad avviso della Corte, “occorrerà procedere ad un attento esame del modello organizzativo di ciascuna singola amministrazione e ridefinire la composizione delle risorse umane in relazione a processi di lavoro diversi da quelli passati”. Anche i profili “non appaiono più rispondere alle caratteristiche professionali delle risorse umane di cui si avverte oggi la necessità”. I futuri dipendenti delle pubbliche amministrazioni “dovranno possedere conoscenze e capacità pluridisciplinari (unite alla indispensabile conoscenza delle lingue), oltreché le ineludibili abilità nell’uso delle nuove tecnologie”. Non va dimenticato, inoltre, che “la soluzione dei problemi relativi all’attuale non adeguatezza complessiva delle risorse umane della pubblica amministrazione non può essere affidata solo al ricambio generazionale, dal quale è, comunque, necessario partire”. Per la Corte dei Conti, infine, è necessario “valorizzare quanto più possibile le esperienze maturate nel periodo del lockdown per poter procedere senza indugi nel processo di transizione digitale che interessa l’organizzazione complessiva delle pubbliche amministrazioni italiane”. Mlp