Domani confronto B20-G20-Fao su sistemi alimentari sostenibili

Con Emma MArcegaglia, Vacondio, Di Maio, Giacomello e Martina

GIU 16, 2021 -

Agroalimentare Roma, 16 giu. (askanews) – Un dialogo B20-G20-FAO sui sistemi alimentari sostenibili. Questa l’iniziativa che si terrà domani 17 giugno, co-organizzata dal B20 Italia, l’engagement group del G20 espressione del mondo delle imprese, dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e dalla Presidenza italiana del G20 con l’obiettivo di fare focus sui temi legati all’alimentazione, alla nutrizione e alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei sistemi alimentari in vista del Pre-Summit dei Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite in programma a Roma il 26-28 luglio 2021. Parteciperanno all’evento Emma Marcegaglia, presidente del B20, Qu Dongyu, direttore generale della FAO, Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, Luigi Di Maio, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Maurizio Martina, vice direttore generale aggiunto della FAO, Barbara Beltrame Giacomello, vice presidente Confindustria e Chair della task force B20 Trade and Investment. “B20 guarda con attenzione alla salute e al benessere affinché la discussione relativa alle diete tradizionali sia scientificamente fondata e mai disgiunta dagli stili di vita. Inoltre, la sostenibilità dei sistemi alimentari si basa sulla capacità dei governi di applicare concretamente il New Green Deal – ha dichiarato Emma Marcegaglia, presidente del B20 – Componenti rilevanti sono anche ricerca e innovazione, la definizione di standard internazionali e la governance degli investimenti per garantire a tutti, soprattutto ai Paesi meno sviluppati, accesso al mercato e disponibilità di materie prime”. “Questo dialogo rappresenta la prima tappa di un percorso importante che ci porterà in autunno al Food System Summit e che si pone nella cornice del G20 – dice Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare – Ecco perché è un’occasione fondamentale per rafforzare e sostenere la centralità del nostro modello alimentare costruito sulla base della dieta mediterranea, patrimonio immateriale dell’UNESCO, e con essa le nostre eccellenze alimentari e il nostro sistema di produzione riconosciuto come modello di sostenibilità in tutto il mondo. L’industria alimentare italiana è il secondo settore manifatturiero del paese e la filiera agroalimentare è la più importante a livello nazionale, rappresentando il 25% del PIL e coinvolgendo circa 2 milioni di aziende. È un riferimento per le economie locali, essendo caratterizzata da un gran numero di PMI e da un gran numero di prodotti DOP. Solo tutelando le nostre eccellenze e il nostro sistema potremo continuare a garantire quella diversità alimentare che ha fatto grande la nostra dieta nel mondo”.