Copagri: agricoltura in prima linea contro la desertificazione

E la perdita di suolo, Verrascina: agricoltore è custode ambiente

GIU 16, 2021 -

Agricoltura Roma, 16 giu. (askanews) – “Mantenere la produttività dei terreni, contrastare la perdita di suolo, tutelare la biodiversità e confrontarsi con le sempre più evidenti conseguenze del climate change fanno parte ormai da anni dell’azione quotidiana degli agricoltori del nostro Paese, che sempre più spesso con il loro operato svolgono insostituibili azioni di tutela dell’ambiente, di prevenzione del dissesto idrogeologico e di contrasto alla desertificazioni, senza contare il fondamentale presidio delle aree rurali, sempre più esposte al rischio spopolamento”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Franco Verrascina alla vigilia del Desertification and Drought Day, la Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare sull’utilizzo sostenibile dell’acqua e il contrasto a desertificazione e siccità. “Se il contrasto alla desertificazione, tematica particolarmente sentita nel nostro Paese, dove numerose regioni del centro-sud sono a rischio desertificazione, fa parte dell’agire quotidiano delle imprese agricole, il nostro primario sta facendo passi da gigante anche sul versante del risparmio idrico, grazie ai significativi risultati della ricerca e dell’innovazione e al sempre più frequente ricorso all’agricoltura di precisione, che incide sensibilmente sull’impronta idrica e sull’utilizzo della risorsa”, fa notare il presidente. “C’è ancora molta strada da fare per invertire un preoccupante trend in base al quale, secondo recenti studi della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD), nel nostro pianeta scompaiono circa 24 miliardi di tonnellate di terra fertile ogni anno e 15 miliardi di alberi ogni ora, in una drammatica situazione nelle quale si rischia di compromettere l’ecosistema forestale mondiale e in cui oltre 1,5 miliardi di persone traggono il loro sostentamento da terreni a rischio desertificazione”, osserva. “Contrastare e contenere questo trend non può che essere una priorità, che passa necessariamente dagli investimenti per migliorare la gestione della forestazione e delle aree boschive, vero e proprio scudo naturale al degrado dei suoli, all’avanzata della desertificazione e alla tutela della biodiversità; una risposta a tale problematica può arrivare, inoltre, dall’agricoltura e dalle attività connesse, andando in particolare a riconoscere per legge l’imprescindibile ruolo dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio”, rimarca il presidente della Copagri. “Solo raggiungendo la neutralità in termini di degrado del suolo, ovvero lavorando per far sì che le perdite di terreno fertile siano controbilanciate da miglioramenti in altre aree degradate, si può pensare di mettere un freno alla continua perdita di terreni fertili e di aree verdi, così da ‘restaurare’ il nostro Pianeta, in linea con lo slogan scelto per questa edizione della Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità, ovvero ‘Restoration. Land. Recovery'”, conclude Verrascina.