Assica: in 2020 fatturato in calo del 3,3%, pesa chiusura Horeca

Export: flessione a volume (-7,2%) ma crescita a valore del 25%

GIU 16, 2021 -

Agroalimentare Roma, 16 giu. (askanews) – Nel 2020 il fatturato del settore delle carni e salumi è stato di 8.237 milioni di euro, con un calo del 3,3% rispetto al 2019. Sono i dati presentati da Assica, l’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi aderente a Confindustria, nel corso della assemblea annuale. Sul risultato hanno pesato soprattutto la chiusura dell’Horeca e i provvedimenti restrittivi presi a livello mondiale che hanno penalizzato l’export. Nel dettaglio, la produzione di salumi ha registrato una flessione, attestandosi a 1,093 milioni di tonnellate da 1,176 del 2019 (-7,1%). In calo è risultato anche il valore alla produzione che ha mostrato una flessione più contenuta, scendendo a 7.927 milioni di euro (-3,6%) da 8.225 milioni del 2019. Per quanto riguarda l’export, secondo le elaborazioni di Assica sui dati Istat, nel 2020 le spedizioni all’estero dei salumi italiani hanno riguardato 170.137 tonnellate per un fatturato di 1.626,7 milioni di euro, registrando una flessione a volume (-7,2%), ma una crescita a valore (+2,5%). La struttura dei consumi interni ha visto ancora al primo posto il prosciutto cotto, con una quota pari al 27,2% del totale dei salumi, seguito dal prosciutto crudo al 21,8%, da mortadella/wurstel scesi al 19%, dal salame all’8,1% e dalla bresaola al 2,5%. Chiudono gli altri salumi al 21,3%. “Il risultato delle esportazioni rispecchia le dinamiche generate dalla pandemia e il susseguirsi delle cosiddette ondate di contagio. Sul fronte volumi, la chiusura dell’Horeca e l’adozione di provvedimenti restrittivi volti a contenere la diffusione del virus in molti mercati chiave per le nostre esportazioni ha avuto come effetto principale quello di indurre una flessione, in alcuni trimestri anche grave, della domanda di salumi”, ha spiegato Davide Calderone, direttore di Assica. “Sul giro d’affari – ha aggiunto – l’accresciuta domanda per prodotti a maggiore valore aggiunto, soprattutto vaschette, e l’aumento dei costi determinato dalla eccezionale situazione sanitaria hanno impresso una spinta non trascurabile ai prezzi del prodotto finale”. Assica oggi ha lanciato anche una campagna di promozione triennale, co-finanziata dall’Unione Europea, “Trust Your Taste, CHOOSE EUROPEAN QUALITY”, rivolta principalmente ad alcuni paesi target tra cui il Belgio. Per i salumi italiani il Belgio rappresenta attualmente il terzo Paese di destinazione con 7.489 tonnellate di prodotti esportati per 96,2 milioni di euro in valore. I salumi che nel 2020 i belgi hanno maggiormente gradito sono stati la mortadella e i wurstel. Nei primi due mesi del 2021 sono arrivati da questo mercato segnali molto positivi per l’export. La domanda belga di salumi italiani ha registrato infatti un + 12,1% in quantità e un +8,8% in valore. Una buona performance è stata registrata ancora da mortadella e wurstel, cui si sono aggiunti salami, prosciutti crudi stagionati, pancette e bresaole.