Agia-Cia, Enrico Calentini eletto vicepresidente

"Con oltre 40mila giovani siamo pronti a transizione ecologica"

GIU 16, 2021 -

Agricoltura Roma, 16 giu. (askanews) – “Con oltre 40 mila giovani imprenditori agricoli siamo pronti a concretizzare la transizione ecologica che ci chiede l’Europa, mettendo sul tavolo, come direttrici per il post pandemia: tutela ed equità nel Data Governance Act, perché sia valorizzato il ruolo degli agricoltori, fornitori di dati; innovazione e connettività, non solo delle infrastrutture fisiche e digitali, ma anche nei servizi al cittadino, soprattutto nelle aree rurali, con politiche di welfare inclusive, tempestive ed efficaci, e multicanalità come asset strategico anti-crisi, con l’e-commerce opportunità per tutti”. Così Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia-Agricoltori Italiani, nell’odierna Assemblea nazionale, rimandata nel 2020 per il Covid, facendo sintesi dei sui ultimi due anni di attività e fissando gli obiettivi su cui costruire la svolta green agricola. Durante l’assemblea è stato nominato l’abruzzese Enrico Calentini a vicepresidente Agia-Cia: va ad affiancare Rudy Marranchelli e Luca Trivellato, entrambi già in carica. “Una scelta unanime che riconosce competenza e attenzione dimostrata da Enrico Calentini ad Agia-Cia – ha dichiarato il presidente nazionale, Stefano Francia – Stiamo affrontando un passaggio epocale, spinti dalla crisi pandemica, ma anche dalla sfida Ue per la sostenibilità. Nella nomina, quindi, la volontà di rafforzare la squadra sempre nel segno della professionalità e della visione comune che contraddistingue l’Associazione”. I prossimi mesi saranno decisivi per mettere in carreggiata, da protagonisti, il processo di sviluppo innovativo e sostenibile dell’agricoltura nazionale ed Ue, attraverso il PNRR, la riforma della Pac e il Next Generation Eu. Al centro dell’azione Agia-Cia, da una parte, il lavoro sul piano della formazione, promuovendo l’interscambio tra mondo dell’istruzione e della ricerca e quello dei grandi player sviluppatori di macchine e strumenti i-tech, in linea con le ambizioni green Ue; dall’altra, il contributo al presidio del territorio, rilanciando il dialogo tra associazioni, enti e istituzioni e il ruolo delle comunità nelle aree interne, dove è urgente attivare servizi mirati a garantire, prima di tutto, il diritto alla salute.