Mose, imprese impiantistiche: non rinunceremo a 26 mln crediti

Inviata lettera a istituzioni per soluzione urgente

GIU 9, 2021 -

Mose Roma, 9 giu. (askanews) – “Le imprese impiantistiche, che hanno profuso ogni sforzo per permettere negli ultimi anni di raggiungere importanti risultati e che hanno reso possibile, durante l’inverno scorso, il sollevamento delle paratoie delle bocche di porto, di fatto salvando Venezia dall’acqua alta, è con profonda contrarietà e rammarico che accolgono la proposta di rinunciare ai loro crediti, derivanti da lavori regolarmente eseguiti e certificati e da fatture regolarmente emesse”. LO si legge in una nota delle imprese impiantistiche, Siram, in Ati con Pederzani Impianti, Sirti, Abb in Ati con Imprese Del Fiume e COMES, Del Bo, e Mati Sud, che hanno partecipato ai lavori e che hanno maturato crediti per 26 milioni di euro, dopo la proposta fatta loro dal commissario liquidatore di Comar e del Consorzio Venezia Nuova. Le imprese impiantistiche hanno inviato due missive congiunte a tutti gli organi istituzionali, nelle quali, prosegue la nota “hanno evidenziato la situazione e sollecitato una soluzione urgente e tempestiva”. “È incomprensibile che, dopo gli annunci, anche politici, che nell’ultimo periodo hanno confermato come i fondi per completare il Mose siano disponibili, non si voglia onorare i crediti delle imprese che stanno lavorando e che dovrebbero portare a termine l’opera – conclude la nota -. In questo modo non solo non sarà possibile terminare l’opera, ma sarà in discussione la credibilità e la coerenza delle istituzioni coinvolte nella sua realizzazione”.