Inflazione, Istat: a maggio accelera all’1,3%, top dal 2018

I prezzi del carrello della spesa in calo, -0,8% ai minimi dal '97

MAG 31, 2021 -

Inflazione Roma, 31 mag. (askanews) – A maggio, l’inflazione accelera per il quinto mese consecutivo, raggiungendo livelli che non si vedevano da novembre 2018 (quando fu pari a +1,6%). L’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato una variazione nulla su base mensile e un aumento su base annua dell’1,3% (dal +1,1% del mese precedente). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat aggiungendo che i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” ampliano ulteriormente, seppur di poco, la loro flessione (da -0,7% a -0,8%), confermando andamenti che non si registravano da agosto 1997. L’accelerazione tendenziale dell’inflazione si deve essenzialmente ai prezzi dei Beni energetici, la cui crescita passa da +9,8% di aprile a +13,8% a causa dei prezzi della componente non regolamentata (che accelerano da +6,6% a +12,6%) mentre quelli della componente regolamentata continuano a registrare un forte incremento ma stabile (+16,8% come ad aprile). Tale dinamica è compensata in misura limitata dall’inversione di tendenza dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +0,7% a -0,1%). L'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,3% e quella al netto dei soli beni energetici decelera e si porta a +0,2% (da +0,3% di aprile). La variazione congiunturale nulla dell’indice generale è dovuta a dinamiche opposte: da una parte, la crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,1%) e degli Alimentari non lavorati (+0,9%), dall’altra, la diminuzione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%). L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,2% per l’indice generale e a +0,6% per la componente di fondo. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona amplificano di poco la loro flessione (da -0,7% a -0,8%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano (da +1,0% a +1,5%). Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra una variazione nulla su base mensile e un aumento su base annua dell’1,3% (da +1% del mese precedente).