Ponte Stretto, Gruppo lavoro: profondi motivi per realizzarlo

Per scelta tunnel ci sono considerazioni di rischio sismico

MAG 7, 2021 -

Roma, 7 mag. (askanews) – Ci sono profondi motivi per realizzare un attraversamento stabile dello Stretto di Messina. Queste sono le conclusioni del Gruppo di lavoro tecnico istituito dal precedente Governo per valutare gli eventuali sviluppi del progetto del sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina. La relazione del Gruppo di lavoro è stata inviata dal ministro delle Infrastrutture e la mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, alle Camere. Tra un ponte e un tunnel, per il Gruppo di lavoro è inoltre preferibile la proma soluzioni perchè la seconda andrebbe incontro a rischi sismici data la conformazione geologica dell’area.

“Il Gdl – si legge nelle conclusioni della relazione – ritiene che sussistano profonde motivazioni per realizzare un sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina, anche in presenza del previsto potenziamento/riqualificazione dei collegamento marittimi (collegamento dinamico) pur necessario in relazione ai tempi per la realizzazione di un collegamento stabile”.

Per la soluzione del tunnel, prosegue la relazione “appaiono più critiche le considerazioni sul rischio sismico, soprattutto in corrispondenza dell’attraversamento delle sponde per la presenza di estesi sistemi di faglie attive, non sufficientemente noti, che richiederebbero estese indagini geologiche e che potrebbero subire rigetti di alcuni metri, oltre all’assenza di riferimenti tecnici e normativi ed esperienze specifiche”.

Mentre per quanto riguarda il Ponte, quello a più campate “consentirebbe di localizzare il collegamento in posizione più prossima ai centri abitati di Messina e Reggio Calabria, con conseguente minore estensione dei raccordi multimodali, un minore impatto visivo, una minore sensibilità agli effetti del vento, costi presumibilmente inferiori e maggiore distanza dalle aree naturalistiche pregiate”. Il progetto del Ponte a campata unica invece “andrebbe comunque adeguato ai risultati di nuove indagini, alle nuove Normative Tecniche per le Costruzioni e alle più recenti Specifiche Tecniche di Interoperabilità inerenti al sottosistema infrastruttura e sicurezza delle gallerie ferroviarie”.