Resilienza sistema elettrico: studio di Terna, Rse e Arera

Obiettivo: incrementare affidabilità della rete nazionale

MAG 5, 2021 -

Milano, 5 mag. (askanews) – Una metodologia innovativa per individuare indicatori e interventi utili a garantire una maggiore resilienza delle infrastrutture elettriche – sottoposte agli eventi climatici estremi – e di conseguenza maggior sicurezza del servizio elettrico e del territorio per imprese e cittadini. E’ il risultato di un anno di lavoro presentato oggi in un webinar pubblico da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, Rse, società per lo sviluppo di attività di ricerca nel settore energetico, e Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.

La nuova metodologia per il Piano di Resilienza della rete elettrica nazionale è stata illustrata da Stefano Saglia e Luca Lo Schiavo, rispettivamente membro del Collegio e Vicedirettore direzione infrastrutture energia e unbundling dell’Arera, Francesco Del Pizzo, responsabile Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna, Maurizio Delfanti, amministratore delegato di Rse. Ai lavori hanno partecipato anche Marilena Barbaro, dirigente Regolamentazione infrastrutture energetiche del Ministero della Transizione Ecologica, e Gilberto Dialuce, ex direttore generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari del Ministero della Transizione Ecologica.

Nello specifico, lo studio coordinato da Terna e Rse si compone di 3 principali linee guida – che analizzano la frequenza e l’estensione degli eventi climatici estremi, il loro impatto sulle infrastrutture di rete e un’analisi della tipologia di asset interessati – e individua una serie di interventi specifici per minimizzare il rischio di interruzione del servizio elettrico. Tra questi sono indicate azioni preventive per diminuire l’esposizione degli impianti a eventi meteorologici severi; soluzioni per ridurre il tempo di ripristino degli asset a seguito di disservizi; e attività di monitoraggio predittive per anticipare situazioni meteo critiche con impatto sulle reti.

Lo studio è il risultato di un approccio ad ampio spettro che ha consentito a Terna e Rse di analizzare e definire le curve di vulnerabilità delle infrastrutture – ovvero stime della probabilità di rottura dei componenti a sollecitazioni dirette ed indirette – partendo dalla mappatura della rete e individuando le porzioni a maggior rischio per effetto di vento forte, ghiaccio e neve. Infine, correlazioni meteo storiche hanno permesso di valutare con maggiore accuratezza la probabilità delle contingenze multiple tenendo conto dei cambiamenti climatici: in questo modo è stato possibile identificare le aree del territorio più a rischio di guasti a fronte di eventi meteo avversi e individuare le zone a maggior priorità di intervento.

Terna ha già pianificato la realizzazione di nuove linee in cavo interrato, il potenziamento, l’interramento o il rifacimento a seconda delle esigenze di elettrodotti esistenti, interventi puntuali di mitigazione del rischio, come per esempio l’installazione di dispositivi anti-rotazionali per prevenire la formazione dei cosiddetti manicotti di ghiaccio sui conduttori, l’implementazione di piani di emergenza con strumenti e attrezzature a supporto del ripristino del servizio, quali mezzi speciali e gruppi elettrogeni. Infine, modelli previsionali per un sempre più dettagliato e preciso monitoraggio delle infrastrutture tramite l’utilizzo di innovativi sensori, IoT e analisi dei big data.