Generali: partnership pubblico-privato per rilanciare l’economia

Donnet: assicurazioni Ue hanno 11mila miliardi di masse gestite

MAG 4, 2021 -

Roma, 4 mag. (askanews) – Un partenariato pubblico-privato per superare la crisi del coronavirus. È la proposta lanciata dall’amministratore delegato delle Generali, Philippe Donnet, secondo cui uno “spirito di partnership deve essere applicato per rilanciare l’economia. Il settore assicurativo europeo ha 11mila miliardi di euro di masse gestite e Generali da sola supera i 660 miliardi: abbiamo un’enorme potenza di fuoco, una solida esperienza come investitori istituzionali e un ruolo cruciale da svolgere per supportare la ripresa”.

“Credo – sottolinea il Ceo in un editoriale su Euractiv – che progetti di investimento come il nostro ‘Fenice 190’ ne siano un buon esempio, e l’impatto di queste iniziative potrebbe essere ancora maggiore se altre società o istituzioni decidessero di co-investirvi. Ci auguriamo che questo accada presto”.

Gli assicuratori inoltre “possono sostenere l’ambizione dell’Ue di fare dell’Europa il primo continente climaticamente neutro. Per realizzare questo obiettivo, è fondamentale garantire il giusto contesto legislativo in grado di stimolare gli investimenti in progetti sostenibili a lungo termine. La direttiva Solvency II, in corso di revisione, è uno strumento chiave per liberare capitali e indirizzarli verso progetti in linea con l’agenda politica della Commissione come il Green Deal, l’Unione dei mercati di capitali e, più in generale, gli investimenti a lungo termine che possono supportare la ripresa economica”.

Per questo, aggiunge Donnet, “abbiamo elaborato una proposta, nell’ambito di Solvency II, per trattare i green bond come una classe di attivi a sè stante, alla luce della loro diversa natura e dei rischi più bassi rispetto ad altre tipologie di obbligazioni. L’idea è di considerare separatamente gli investimenti in obbligazioni green a lungo termine, con requisiti di capitale decrescenti per periodi di detenzione più lunghi. Questo scoraggerebbe lo scambio, favorendo un mantenimento in portafoglio più a lungo termine. Anche in questo caso abbiamo già condiviso questa proposta con la commissione europea, insieme a quella relativa al Pandemic risk pool”.

Glv