Economia circolare e capitale umano: la chiave per ripartire

Foglieni (Fecs): innovazione sostenibile non può prescindere da donne

APR 30, 2021 -

Roma, 30 apr. (askanews) – “Giovani, quote rosa e sostenibilità. La chiave per far ripartire il nostro Paese e renderlo più competitivo è l’innovazione sostenibile che non può prescindere dalle donne”. Lo sostiene Olivo Foglieni, a capo del Gruppo FECS 350 milioni di fatturato, 400 dipendenti e 7 stabilimenti con attività di import e export in 100 Paesi, leader in Italia e in Europa nella raffinazione di metalli ferrosi e non ferrosi. Numeri da capogiro, ottenuti in 20 anni di attività, con amore, dedizione per il proprio lavoro, team e modernità da un Gruppo che ha puntato sullo sviluppo sostenibile, l’emblema di un’economia circolare perfetta che va dal rifiuto al design.

Ospite a “I venerdì dello Studio BNC”, appuntamento online (www.studiobnc.net/sito/) con personalità provenienti da diversi campi che si confrontano sulle nuove sfide del futuro, dalle tecnologie più avanzate alle politiche economiche, Olivo Foglieni ha spiegato: “20 anni fa siamo nati valorizzando tutto quello che altre imprese, anche estere, scartavano e oggi il Gruppo FECS tratta più del 20% dell’alluminio riciclato in Italia, attraverso un’economia circolare perfetta. La capacità d’investire sull’innovazione è fondamentale. Innovazione e sostenibilità delle imprese devono andare di pari passo”.

L’incontro in streaming è stato anche l’occasione per fare il punto sulla situazione economica italiana, fortemente colpita dalla pandemia da Covid-19, e sulle azioni che le Istituzioni dovrebbero intraprendere per dare una scossa all’economia. “Molti imprenditori – ha detto Foglieni che è anche Vicepresidente di Confindustria Bergamo – sono visionari e c’è grande voglia di ripartire ma fare impresa oggi è un percorso ad ostacoli, tra normative, adempimenti e burocrazia che non permettono alle imprese di raggiungere in pieno potenzialità e obiettivi prefissati. Siamo continuamenti sorpassati dalle altre nazioni che invece hanno una burocrazia più snella. La nostra è una rincorsa continua”.

Il Gruppo FECS conta su una squadra di oltre 400 dipendenti che punta sui giovani e sulle donne, senza trascurare la saggezza del radicamento nella storia. Uno tra i suoi più stretti collaboratori è un giovane di 22 anni, ma il consulente strategico ne ha 86 e tre donne ricoprono ruoli di grande responsabilità all’interno del direttivo “perché – come sostiene Foglieni – la saggezza è nella storia, ma la visione è la vera forza del Gruppo che non può prescindere dalla determinazione femminile. Coniughiamo nuove maestranze con persone di grande esperienza e competenza. Innovazione, formazione e modernità ma anche valorizzazione del capitale umano con uno sguardo alle radici del nostro territorio e della nostra storia. Il segreto? È vivere l’azienda con amore e passione, senza non è possibile fare industria” conclude Foglieni.