Studio Candriam e Aipb sul “valore della donna investitrice”

L'identikit realizzato in collaborazione con Ipsos

APR 29, 2021 -

Milano, 29 apr. (askanews) – L’Aipb, Associazione Italiana Private Banking e Candriam, gestore globale multiasset con focus su investimenti sostenibili e responsabili hanno presentato lo studio “Il valore della donna investitrice: il contributo della consulenza finanziaria per superare gli stereotipi di genere”, realizzato con Ipsos, per riflettere sul ruolo delle donne che, in Italia, hanno ampie disponibilità finanziarie e occupano posizioni di rilievo nei sistemi sociali ed economico-finanziari del nostro Paese.

Donne che potrebbero rappresentare un modello aspirazionale perché, certo più fortunate, colte e attrezzate, hanno sfondato il soffitto di cristallo indicando la via della possibilità alle tante donne che possono ancora emergere. Donne che, come dimostrano i dati, possono contribuire a innescare un circolo virtuoso di rilancio economico e riduzione del gap di genere.

Traguardo a cui può contribuire l’industria del Private Banking, offrendo una consulenza professionale adeguata e all’altezza delle aspettative di questo piccolo prezioso gruppo di donne, affinché possa non solo contare di più, ma diventare sempre più numeroso.

Alla presentazione erano presenti, tra gli altri, il ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, il sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, Maria Cecilia Guerra e Sabrina Pignedoli, europarlamentare e membro della Commissione per il Controllo dei bilanci.

“In un mondo in cui le donne sono fortemente sottorappresentate in tutti i settori – ha affermato Paolo Langè Presidente Aipb – a loro va ricondotto il 10% della ricchezza finanziaria privata del nostro Paese. Se si prende in considerazione il Private Banking, la percentuale sale al 35% dei circa 900 miliardi di euro gestiti dal settore, quota che risulta addirittura superiore a quella riconducibile al segmento dei clienti “imprenditori”, pari al 20% circa. Una cifra considerevole e sorprendente, che inserisce il Private Banking tra i settori chiamati a riflettere sulla questione femminile e su come proporre nuovi modelli consulenziali che includano competenza su tematiche trasversali e la capacità di offrire percorsi di lungo periodo per rispondere alle esigenze di un investitore competente, maturo, aperto al confronto, interessato a generare impatti virtuosi: la donna investitrice”.

“Sono convinta che la disparità di genere costituisca uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile e alla crescita economica del Paese e che sia opportuno che l’Associazione italiana di un’industria chiave per la gestione dei risparmi così fondamentale per il rilancio dell’economia si occupi del tema – ha aggiunto Antonella Massari, Segretario Generale Aipb – Ringrazio quindi Candriam per aver promosso questa importante iniziativa che ci ha permesso di approfondire i bisogni e le preferenze di una parte della clientela che merita una crescente attenzione e che, come dimostrano i dati presentati oggi, mostra una maturità finanziaria che ben si adatta al momento storico che stiamo vivendo”.

“La ricerca mette in luce quanto le donne investitrici di alto profilo abbiano una concezione degli investimenti finanziari davvero long term thinking – ha aggiunto Matthieu David, Head of Italian Branch di Candriam – tanto che sono convinto che, in un futuro molto prossimo, saranno tra i principali alfieri degli investimenti ESG. A condurle in quella direzione in modo del tutto naturale saranno la loro visione di ampio respiro, lo stile decisionale pragmatico e razionale e la forte convinzione che gli investimenti debbano essere funzionali a progetti di vita. In questo quadro virtuoso, l’unico tassello da aggiungere è quello di una informazione più approfondita sull’efficacia di questi approcci e sulla loro reale capacità di influenzare in positivo il mondo nel quale viviamo. Ma una consulenza finanziaria sempre più consapevole del loro sentire e sensibile alle loro esigenze saprà accompagnarle in questo percorso. I temi affrontati da questa ricerca sono legati a due valori che connotano fortemente Candriam: l’attenzione alla sostenibilità (che portiamo avanti da tempi non sospetti sia come gestore di capitali di altri sia come azienda) e la convinzione che la conoscenza approfondita dei bisogni degli investitori finali sia fondamentale tanto per un asset manager quanto per i consulenti finanziari. Solo grazie ad essa i primi possono costruire soluzioni di investimento adeguate, i secondi una relazione professionale positiva, virtuosa e di reciproca soddisfazione”.