Nuovo sensore per diagnostica degli isolatori per rete elettrica

"Viktor": tecnologia sviluppata da RSE-Ricerca Sistema Energetico

APR 13, 2021 -

Milano, 13 apr. (askanews) – Un nuovo sensore elettroottico, in grado di misurare puntualmente il campo elettrico e diagnosticare l’eventuale deterioramento dei materiali impiegati negli isolatori, segnando innumerevoli vantaggi rispetto ai sensori attualmente utilizzati. E’ la tecnologia sviluppata da RSE – Ricerca Sistema Energetico – con l’obiettivo di superare le attuali difficoltà nell’individuare i fenomeni di alterazione dei componenti dei più diffusi isolatori oggi utilizzati nella distribuzione e trasmissione dell’energia elettrica. Nome in codice della soluzione: “Viktor”.

Se da una parte l’impiego di isolanti in materiale composito ha introdotto considerevoli vantaggi rispetto a materiali isolanti tradizionali – come quelli in vetro o porcellana – riguardo il peso (più leggero e meno impattante sui sostegni), alla loro facilità di manutenzione o sostituzione e al costo; dall’altra parte ha evidenziato maggiori difficoltà nell’individuare i fenomeni di deterioramento dei componenti, specialmente sugli isolatori di linea in cui non sono infrequenti fenomeni di carbonizzazione tra la barra in vetroresina e il materiale siliconico esterno. Questi casi di deterioramento, difficili da individuare sulle linee in esercizio, portano infatti, nel lungo periodo, a una progressiva riduzione delle proprietà meccaniche dell’isolatore, fino alla sua rottura e alla conseguente messa fuori servizio della linea.

Alcuni TSO (Transmission System Operators) europei, pur apprezzando i vantaggi degli isolatori in materiale composito, sembrano ora orientati a ritornare a tecnologie più affidabili, quali gli isolatori in vetro rivestiti con materiale siliconico, rinunciando tuttavia, così, alle opportunità offerte dal componente in materiale composito.

Negli anni sono state sviluppate molte attività diagnostiche con modalità diversa: diagnostica da terra con l’impiego di telecamere a luce ultravioletta o a infrarossi; e diagnostica in linea, con ricorso al rilievo del campo elettrico, utilizzando sensori spesso realizzati con una tecnologia di tipo capacitivo. Modalità comunque non prive di limiti significativi. “RSE ha quindi voluto mettere a punto un sensore che superasse i limiti della tecnologia fino a oggi utilizzata – spiega Luciano Martini, direttore del Dipartimento Tecnologie di Trasmissione e Distribuzione della società di ricerca – E con grande soddisfazione possiamo annunciare di aver concluso con successo le prove per la verifica della funzionalità di un sensore innovativo di campo elettrico applicato a isolatori prelevati dall’esercizio; prove che sono state effettuate nei laboratori di alta tensione della sede di Milano di RSE”.

La misura puntuale del campo elettrico è il parametro che descrive correttamente il fenomeno che si vuole monitorare e l’utilizzo del sensore elettroottico sviluppato da RSE ha chiaramente evidenziato innumerevoli vantaggi rispetto ai sensori attualmente impiegati. Innanzitutto, il sensore RSE è totalmente dielettrico ed inoltre è in grado di misurare in modo preciso sia fenomeni impulsivi come le scariche parziali sia deformazioni del campo elettrico a 50 Hz dovuti a correnti conduttive all’interno o all’esterno dell’isolatore.