Diasorin compra l’americana Luminex, operazione da 1,8 miliardi

Il gruppo si rafforza nella diagnostica molecolare

APR 12, 2021 -

Milano, 12 apr. (askanews) – Colpo da 1,8 miliardi di dollari negli Usa per l’italiana Diasorin che ha sottoscritto un accordo di fusione per l’acquisizione di Luminex, azienda quotata al Nasdaq che sviluppa, produce e vende tecnologie proprietarie e prodotti per esami biologici, con varie applicazioni nei settori della diagnostica e del life science. Con più di 900 clienti attivi, Luminex è leader nel mercato della diagnostica molecolare multiplexing, settore con la crescita più rapida nel mercato della diagnostica molecolare.

“Siamo entusiasti di questa operazione che riteniamo crei valore per i nostri azionisti e rappresenti un’opportunità eccezionale per la nostra crescita futura, posizionando Diasorin e Luminex come una combinazione unica di specialisti della diagnostica”, ha dichiarato Carlo Rosa, Ceo di Diasorin.

Il prezzo cash concordato per l’acquisto è di 37 dollari per azione, pari a un premio del 23,1% rispetto al prezzo di chiusura al 24 febbraio, ossia il giorno precedente a quando sono trapelate le indiscrezioni riguardanti l’eventuale vendita di Luminex. Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro il terzo trimestre.

L’acquisizione rafforzerà il posizionamento di Diasorin nel mercato della diagnostica molecolare, espandendo la presenza negli Stati Uniti, il mercato diagnostico più grande al mondo. L’accordo permetterà, inoltre, l’accesso alle applicazioni di Luminex nel settore life science, fortificando il legame di Diasorin con la ricerca accademica e scientifica per anticipare futuri trend di mercato, creando occasioni di collaborazione di lungo termine con aziende biotecnologiche e farmaceutiche (ad esempio, per lo sviluppo di vaccini e farmaci biologici) e la possibilità di sviluppare test basati sulla tecnologia multiplexing per futuri progetti di Value Based Care basati su algoritmi diagnostici.

Con Luminex, Diasorin raggiungerà negli Stati Uniti e nel Canada il 53% dei ricavi totali del gruppo (oggi al 41%) e l’area del Nord America diventerà così la prima di importanza per fatturato. “Ci trasformeremo da società europea a società euro-americana”, ha detto Rosa. “Si tratta di una grande combinazione, condivideremo molto in termini di cultura e non vediamo l’ora di lavorare assieme. E’ un’operazione win win”. Il fatturato consolidato su base combined per il 2020 sarebbe di circa 1,25 miliardi di euro, l’adjusted ebitda di circa 472 milioni e la posizione finanziaria netta positiva per circa 335 milioni. Si prevede che l’operazione possa generare sinergie di costo pari a circa 55 milioni di dollari entro tre anni dal suo perfezionamento.

L’acquisizione verrà finanziata attraverso un mix di cassa e debito. A tal proposito, Diasorin ha firmato un senior facilities agreement con un sindacato di banche (Bnp Paribas, Citi, Mediobanca e Unicredit) che prevede un term loan di 1,1 miliardi di dollari con scadenza nel 2026 e un bridge loan di 500 milioni con scadenza entro 12 mesi, con opzione di estensione per ulteriori 12 mesi.

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