Castelli: Recovery avrà effetti se scatta sistema-Paese

E' una opportunità unica per Italia e per Ue

APR 7, 2021 -

Roma, 7 apr. (askanews) – “Il tema del Recovery Plan ci pone diverse sfide che non riguardano solo l’utilizzo delle risorse che arriveranno, le norme che dobbiamo cambiare per velocizzare i processi e i progetti da scegliere, ma, ad esempio, anche l’effettiva ricaduta in termini economici nel lungo periodo. È per questo che è importante mettere in moto l’intero sistema Paese, assicurarsi che le filiere siano pronte, che i soggetti che dovranno mettere a terra i progetti, attingendo auspicabilmente a “fornitori” interni, siano capaci di coprire tutta la domanda necessaria a manifestare le ricadute economiche in termini di Pil, di occupazione e di sviluppo in Italia”. Lo sostiene il viceministro dell’Economia Laura Castelli in una lettera al Sole 24 Ore.

Secondo Castelli “se saremo capaci di prepararci, l’effetto moltiplicatore del Recovery durerà anni. È un’opportunità unica per l’Italia, sicuramente, ma anche per l’intera Comunità europea”. Per il viceministro “potremmo ricominciare a pensare a una nuova Europa nella quale i Paesi membri non si facciano una concorrenza spietata, ma anzi dimostrino di essere capaci di ragionare come una squadra, potenziando gli asset strategici europei delle proprie società private, e integrando in modo verticale la propria supply chain delle partecipate di Stato. Per le imprese più piccole, invece, attraverso la realizzazione di linee guida condivise, utili a preparare il sistema produttivo ad accogliere le richieste di bando di gara per lavori, formazione, servizi alla persona”.

“Solo cosi – conclude Castelli – saremo sicuri di attivare tutte le risorse del Recovery, in una rinnovata partnership pubblico-privato. Penso sia questo il modo migliore di interpretare le cosiddette flagship europee su temi importanti come power up, rinnovamento, ricarica e rifornimento, connessione e modernizzazione. Questo è il vero “indotto” del Recovery, e può nascere solo da una reale sinergia tra istituzioni e mondo produttivo”.