NielsenIQ: con pandemia 48% italiani dichiara difficoltà finanziarie

Peggio di maggiori Paesi Ue. Colpiti donne, giovani e famiglie

MAR 24, 2021 -

Milano, 24 mar. (askanews) – In un anno in cui la pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto economico e sociale significativo in tutto il mondo, il 68% dei consumatori italiani afferma di avere difficoltà finanziarie. Il 20% lo aveva già dichiarato prima della pandemia, mentre il 48% lo è diventato in seguito. Questa percentuale è superiore alla media globale (46%) e al dato dei 5 maggiori paesi europei (Germania – 28%, Francia – 32%, Regno Unito – 35%, Spagna – 45%). E’ quanto emerge dal report NielsenIQ “Unlocking recessionary consumption” che descrive quattro nuovi gruppi di consumatori rispetto alle loro previsioni di spesa per il 2021.

Secondo la ricerca NielsenIQ, le condizioni economiche del 76% degli italiani sono mutate a seguito della pandemia, determinando cambiamenti sostanziali nei loro comportamenti di spesa. Sono dunque quattro i gruppi di consumatori individuati: quelli con restrizioni economiche prima della pandemia (20%), quelli con restrizioni a seguito della pandemia (48%), i consumatori cauti (28%) e infine un 4% che dichiara di non aver subito restrizioni economiche durante l’ultimo anno.

I gruppi maggiormente colpiti a livello economico sono donne, giovani e famiglie con figli di età inferiore ai 18 anni. E questo a causa della riduzione degli stipendi o, addirittura, della perdita temporanea o permanente di lavoro.

Questa situazione di instabilità finanziaria dei consumatori e i loro nuovi stili di vita hanno ovviamente un impatto sui consumi: il 62% degli italiani dichiara infatti di aver cambiato le proprie abitudini di acquisto dall’inizio della pandemia. Per adattarsi a questi cambiamenti, i consumatori hanno iniziato a prediligere il risparmio e a porre particolare attenzione alle spese, modificando sostanzialmente anche la loro spesa alimentare. Per migliorare la gestione del denaro (il 93 gestisce le spese alimentari del proprio nucleo familiare), gli italiani aspettano che i loro prodotti preferiti entrino in promozione per poterli acquistare (63%), valutano attentamente le caratteristiche che contano di più (62%), selezionano i prodotti in modo da non eccedere il budget fissato per la loro spesa (51%), preferiscono le private label, ove possibile (42%), e affermano di acquistare prodotti in promozione, senza porre attenzione alla marca (37%).

Nonostante ciò, ci sono ancora alcuni consumatori fedeli alle loro marche preferite, ovvero quelli con una situazione economica migliore, che dichiarano infatti di continuare ad acquistare i brand preferiti (56%) e di cambiare solo se il prezzo di questi prodotti aumenta (55%).

“In questa nuova realtà, i brand sono sottoposti a un esame molto più approfondito da parte dei consumatori, che valutano attentamente quali caratteristiche contano davvero per giustificare la scelta di un determinato prodotto. Il mercato del largo consumo dovrà essere in grado di soddisfare i nuovi bisogni dei consumatori, e ciò richiede un grande sforzo – afferma Chiara Magelli, Consumer insights leader di NielsenIQ Italia – A seguito della pandemia, stiamo assistendo a una polarizzazione dei consumatori. In un contesto economico difficile, produttori e distributori devono identificare i loro clienti e trovare nuove strategie per rispondere ai loro bisogni; solo così potranno avere successo”.