Castelli: stop ideologia su cartelle fisco, riformare riscossione

"Pulizia magazzino fiscale per stralciare i crediti inesigibili"

MAR 18, 2021 -

Roma, 18 mar. (askanews) – Sulla pulizia del magazzino fiscale “dobbiamo fermare le fake news che qualcuno usa per dire che ha vinto e altri per dire che si tratta di un condono”. Lo afferma la viceministra dell’economia Laura Castelli, sottolineando che “l’ideologia su certi temi andrebbe messa da parte”.

“Quello che serve – secondo Castelli – lo ha spiegato bene il direttore dell’Agenzia delle entrate nel corso di una recente audizione in parlamento. E lo ha osservato, nel parere reso al Recovery, la commissione finanze della Camera che ha invitato la commissione di merito a ‘provvedere alla revisione del cosiddetto magazzino fiscale dell’Agenzia delle entrate, procedendo, laddove opportuno, alla totale o parziale cancellazione dei crediti fiscali inesigibili (pari attualmente al 91% del totale dei crediti da riscuotere) consentendo all’Agenzia di concentrare le proprie attività sulla porzione di crediti fiscali effettivamente esigibili'”.

“Pulizia del magazzino fiscale, quello di cui stiamo parlando – spiega la viceministra sui social – vuol dire stralciare le posizioni relative a crediti inesigibili, di queste oltre il 15% fa capo a soggetti falliti, il 13% a soggetti deceduti o ditte cessate, il 13% a nullatenenti (anagrafe tributaria negativa) e il 45% a contribuenti sottoposti ad azione cautelare-esecutiva. E su molte di queste posizioni le norme a tutela del contribuente (come l’impignorabilità della prima casa), inibiscono o limitano le azioni di recupero”.

“Dobbiamo dare la possibilità all’agente della riscossione – aggiunge Castelli – di concentrarsi sui crediti esigibili. A oggi per i contribuenti che non estinguono il debito, come ricordava Ruffini, a seguito della notifica della cartella o dell’avviso, è necessario avviare le attività di recupero all’interno di un quadro normativo che si presenta macchinoso e impone lo svolgimento di attività pressochè indistinte per tutte le tipologie di credito iscritte a ruolo, non potendo modulare l’azione di recupero secondo principi di efficienza ed efficacia. E questo condiziona la possibilità di migliorare i risultati di riscossione”.

La politica “deve avere il coraggio di superare steccati ideologici e deve avviare un percorso di riforma anche del meccanismo della riscossione, per renderlo più efficace ed efficiente”.