Bce conferma Pepp a 1.850 mld ma annuncia accelerazione acquisti

Nel prossimo trim "significativamente superiori" di primi mesi anno

MAR 11, 2021 -

Roma, 11 mar. (askanews) – Il Consiglio direttivo della Bce ha confermato a 1.850 miliardi di euro la dotazione del Programma di acquisto di titoli anticrisi pandemica (Pepp), assieme alla previsione di proseguirne gli acquisti netti “almeno sino alla fine di marzo 2022 e, in ogni caso, finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus”. Ma, ed è la novità della comunicazione diffusa al termine della riunione di oggi, ha precisato che “sulla base di una valutazione congiunta delle condizioni di finanziamento e delle prospettive di inflazione, si attende che nel prossimo trimestre gli acquisti nell’ambito del Pepp siano condotti a un ritmo significativamente più elevato rispetto ai primi mesi di quest’anno”.

La Bce ha anche ribadito che condurrà queste operazioni con flessibilità puntando a garantire condizioni di finanziamento favorevoli, “allo scopo di evitare un inasprimento incompatibile con il contrasto dell’effetto al ribasso della pandemia sul profilo previsto per l’inflazione”.

“Se le condizioni di finanziamento favorevoli possono essere mantenute mediante flussi di acquisti di attività che non esauriscano la dotazione nell’orizzonte degli acquisti netti del Pepp, non sarà necessario utilizzare appieno la dotazione. Allo stesso modo – aggiunge la Bce – la dotazione può essere ricalibrata”, cioè aumentata “se richiesto”.

L’istituzione monetaria, poi, continuerà a reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel Pepp “almeno sino alla fine del 2023” e “in ogni caso, la futura riduzione del portafoglio sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria”. La Bce ha poi confermato che gli acquisti netti nell’ambito del precedente programma App “proseguiranno a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro”. E ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento: quindi, zero sulle operazioni di rifinanziamento principali, 0,25% sulle operazioni di rifinanziamento marginale e meno 0,50% sui depositi presso la Banca centrale.

Il Consiglio ha anche ribadito di attendersi che i tassi “restino su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedremo le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2%”. E che questa convergenza “non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo”.

Le decisioni sono in linea con le attese prevalenti, anche se alcuni analisti avevano ipotizzato possibili ritocchi all’ammontare del Pepp per intervenire contro i recenti rialzi dei tassi sui titoli di Stato. L’indicazione sull’accelerazione degli acquisti interviene proprio su questo aspetto e potrebbe però presagire future decisioni anche su mole e durata del programma. Ora l’attenzione si sposta sulla conferenza stampa esplicativa della presidente Christine Lagarde, alle 14 e 30, durante la quale illustrerà anche le previsioni aggiornate dei tecnici Bce su crescita economica e inflazione.