Prada: in rosso per 54 milioni nel 2020, torna il dividendo

Bertelli: in anno drammatico siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi

MAR 10, 2021 -

Milano, 10 mar. (askanews) – Il gruppo Prada ha chiuso il 2020, caratterizzato dalla pandemia, con ricavi pari a 2,423 miliardi di euro, in calo del 24% (a cambi costanti), un ebit positivo per 20 milioni e una perdita netta di 54 milioni. In miglioramento la posizione finanziaria netta a -311 milioni rispetto ai -406 milioni di fine 2019. Il trend, sottolinea la maison, è comunque in progressivo miglioramento nel canale retail grazie alla crescita dei consumi locali nella seconda metà dell’anno in tutte le aree geografiche, con le vendite nel mese di dicembre che sono state superiori a quelle del 2019, nonostante la seconda ondata di lockdown che ha colpito soprattutto l’Europa. Forte accelerazione delle vendite online, in crescita di oltre il 200% nel 2020.

Il cda – tenuto conto della mancata distribuzione dei dividendi dell’anno precedente, del trend positivo delle vendite confermato anche nei primi mesi del 2021 e non da ultimo della ben bilanciata posizione finanziaria netta – ha proposto all’assemblea degli azionisti di distribuire un dividendo limitato a 3,5 centesimi per azione, per un totale di 90 milioni, attingendo dalle riserve distribuibili che ammontano a 1,6 miliardi.

“In questo anno così drammatico – ha commentato l’Ad Patrizio Bertelli – siamo comunque riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati grazie all’impegno e al senso di responsabilità delle nostre persone. Abbiamo risposto con rapidità ai cambiamenti del mercato, rafforzando il rapporto con la clientela locale i cui consumi nella seconda metà dell’anno hanno quasi completamente compensato l’assenza di turisti. Siamo riusciti a raggiungere buoni livelli di redditività e a generare un importante flusso di cassa, migliorando così la nostra posizione finanziaria. Questi risultati ci infondono fiducia per affrontare lo sviluppo che ci attende non appena terminerà la fase più critica della pandemia”.