Bankitalia: poche donne al vertice imprese, ma bene le quote rosa

"Progressi in 10 anni, ma nelle quotate solo 2% donne fa il Ceo"

MAR 8, 2021 -

Roma, 8 mar. (askanews) – Sono ancora poche le donne al vertice nelle aziende italiane ma le “quote rosa” introdotte 10 anni fa stanno avendo effetti positivi. Lo rileva il rapporto dell’Osservatorio interistituzionale sulla partecipazione femminile negli organi di amministrazione e controllo delle società italiane. La presenza femminile “nelle posizioni di vertice delle imprese è nel complesso limitata, sebbene nell’ultimo decennio ci siano stati significativi progressi, in particolare per le società interessate dalle disposizioni della legge 120 del 2011” sulle quote rosa.

“La quota delle donne – secondo l’osservatorio cui partecipano la Banca d’Italia, la Consob e il dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio – nei consigli di amministrazione all’inizio del periodo esaminato era piuttosto bassa per tutte le tipologie di società considerate. Era pari al 22% nelle società di capitali e significativamente inferiore nelle società quotate e nelle banche, dove si attestava rispettivamente al 7% e al 6%. La presenza delle donne negli organi amministrativi delle società è aumentata negli anni successivi, sebbene in misura eterogenea nelle diverse tipologie di società”.

Nei settori senza vincoli sulla composizione di genere, “la quota delle donne negli organi amministrativi è rimasta stabile (nelle società private) o è cresciuta in misura modesta (nelle banche) arrivando nel 2019 al 24% e al 17% rispettivamente. Per le società quotate e le società a controllo pubblico, invece, si osserva un aumento notevole della presenza femminile per effetto delle misure introdotte dalla legge Golfo-Mosca (la quota nel 2019 era pari rispettivamente al 37% e al 25%)”.

I dati sulla composizione per genere “della tipologia di cariche ricoperte nei consigli di amministrazione, disponibili solamente per le società quotate e per le banche, evidenziano tuttavia che molto raramente gli incarichi di maggiore rilievo sono attribuiti alle donne: nelle società quotate solo il 2% delle donne ricopre il ruolo di amministratore delegato, nelle banche solo l’1%”.

“I progressi ottenuti – aggiunge l’osservatorio – grazie all’introduzione della normativa sulle ‘quote’ sono ragguardevoli e sono stati riconosciuti a livello europeo e internazionale. L’indice sulla parità di genere dell’Eige certifica, anche per il 2020, che la componente femminile nell’ambito dei board delle società quotate si colloca molto al di sopra della media europea”.

di Gianvito Lo Vecchio

Glv