Trasporto di sangue con i droni, l’idea vincente di ABzero

Co-founder Cannas: anche per portare dosi a punti di vaccinazione

MAR 5, 2021 -

Roma, 5 mar. (askanews) – Trasportare in modo rapido e sicuro sangue, organi, medicinali e, prossimamente, anche vaccini, fino a una distanza di 40 chilometri, a una velocità che può arrivare a 70 km/h grazie a un drone su cui è montata una capsula intelligente, in grado di controllare sia le condizioni del carico sia il percorso di volo. È l’idea di Andrea Cannas, architetto specializzato in valutazione dei rischi e di sistemi di progettazione e di Giuseppe Tortora, ingegnere biomedico, ricercatore alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, founders di ABzero, spinoff della Sant’Anna incubato al Polo Tecnologico di Navacchio vicino Pisa.

Sono loro ad aver vinto la competizione “MyGalileoDrone” di GSA, l’Agenzia Europea per il Sistema di Navigazione Satellitare Globale, aggiudicandosi i 100mila euro destinati ai primi classificati, con il progetto “Nautilus” che prevede l’implementazione del loro sistema con il segnale della costellazione europea di navigazione satellitare “Galileo”.

“Io e Giuseppe Tortora ci conosciamo da moltissimi anni, siamo entrambi molisani per metà, abbiamo condiviso diverse esperienze in campo imprenditoriale e startup – ha raccontato ad askanews Andrea Cannas – nel 2012 abbiamo avuto l’idea di trasportare sangue e medicinali con i droni, poi però ognuno di noi è stato preso da altro. L’idea però era rimasta e anche la voglia di lavorarci su, così nel 2017 abbiamo fondato ABzero e, come spinoff della Sant’Anna, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad alcuni bandi che ci hanno consentito di avere i primi finanziamenti necessari a sviluppare la nostra idea, ai tempi davvero innovativa”.

“Il core di ABzero è la capsula smart, in grado di gestire sia la parte relativa alla sicurezza e stabilità dei prodotti trasportati sia tutta la parte riguardante le fasi del volo. Quando la consegna arriva a destinazione non c’è bisogno di fare ulteriori analisi perché i prodotti sono stati mantenuti nelle condizioni ottimali, anche di temperatura e questo comporta vantaggi sia in termini di tempi sia di costi. La capsula poi può anche essere utilizzata con altri mezzi di trasporto, dalle auto ai droni terrestri. Di fatto è una ‘total machine’, una macchina completa che gestisce il volo e la qualità del bene trasportato”.

Il drone ha un peso massimo al decollo di 25 kg, è dotato di un paracadute che consente un atterraggio in sicurezza in caso di avaria. La capsula ha le dimensioni di una piccola valigetta (40x30x20 cm) ma ha una struttura modulare. Grazie all’app “Spoke” per smartphone, sviluppata sempre da ABzero, il trasporto può essere gestito in autonomia da personale non esperto di volo, medici o infermieri.

“Noi comunque teniamo sotto controllo tutti i voli da remoto e siamo quindi in grado di intervenire in caso di problemi. Se la capsula rileva qualche anomalia invia un ‘alert’, atterra in sicurezza grazie anche al paracadute e il personale interviene subito per il recupero”.

Con Nautilus, il progetto di ABzero che ha vinto la competizione “MyGalileoDrone”, il sistema sarà implementato con la costellazione satellitare Galileo e “il servizio – ha sottolineato Cannas – sarà ancora più puntuale e preciso, sia in fase di volo che di atterraggio, con un margine di errore dell’ordine di circa un centimetro”.

Il 15 dicembre 2020 si è conclusa la fase sperimentale con l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) e nei prossimi mesi dovrebbero arrivare le autorizzazioni necessarie per iniziare a operare sul mercato. “Speriamo anche prima del prossimo autunno”, dichiara Cannas. Il sistema sviluppato da ABzero offre risparmi in termini di costi e tempo e potrebbe essere utilizzato da ospedali pubblici e privati, dalla protezione civile, dagli operatori che già oggi si occupano del trasporto di organi, sangue, medicinali e rivelarsi molto utile per trasportare sangue e medicine in aree impervie o isolate o in zone colpite da calamità naturali.

Naturalmente si presta anche al trasporto di vaccini, proprio grazie alla possibilità della capsula di mantenerli nelle condizioni prescritte e trasportarli rapidamente nei punti di vaccinazione. “Per una città come Milano abbiamo calcolato che tre droni sarebbero in grado di gestire le forniture a 3-4 punti di vaccinazione”.

(di Luciana Papa)