Nasce Argobio, startup studio francese del Biotech da 50 milioni

Ad Angelini Pharma una quota del 30%, 15 milioni investiti

MAR 2, 2021 -

Milano, 2 mar. (askanews) – Uno startup studio francese dedicato alle scienze della vita, sostenuto da 50 milioni di euro di capitale impegnato. Nasce Argobio Sas, fondato dal venture capital Kurma Partners e dalla banca nazionale di investimenti francese Bpifrance, insieme a Angelini Pharma, Evotec e Istituto Pasteur, centro di ricerca biomedica. Nel progetto, si legge in una nota, Angelini Pharma entra con una quota del 30% e con un finanziamento di 15 milioni di euro.

Argobio punta a lanciare nei prossimi cinque anni almeno cinque società biotecnologiche e si concentrerà su aree terapeutiche selezionate, che includono malattie rare, disturbi neurologici, oncologia e immunologia al centro della ricerca accademica europea. Gli investitori avranno l’opportunità di investire nelle società biotech create che saranno incubate fino alla creazione dell’azienda vera e propria. Il team sarà guidato da Yves Ribeill, Neill Mackenzie e Rémi Soula. Thierry Laugel, Managing Partner di Kurma Partners, e Laurent Arthaud, Direttore degli investimenti in bio- ed eco-tecnologie presso Bpifrance, saranno nominati rispettivamente Presidente di Argobio e Presidente del Comitato di Supervisione.

“Argobio – ha detto Thierry Laugel, Presidente di Argobio e Managing Partner di Kurma – è guidata da imprenditori di talento e dispone dei capitali e del contesto ambientale più adatti per sfruttare le opportunità biotecnologiche europee ancora in fase iniziale. Siamo molto fortunati ad aver assemblato un team così prestigioso e di aver ricevuto il supporto dei nostri investitori strategici, che forniscono cultura, competenze e obiettivi complementari”.

Per Angelini Pharma, ha spiegato l’ad Pierluigi Antonelli, “grazie a questa iniziativa saremo in grado di valutare i programmi più promettenti delle migliori istituzioni accademiche europee e continuare a investire in aziende pionieristiche, che stanno sviluppando terapie innovative in aree caratterizzate da elevati bisogni medici insoddisfatti. Dopo l’acquisizione di Arvelle Therapeutics, questo è un ulteriore e importante passo avanti verso la nostra ambizione, quella di essere leader europei nell’innovazione nelle aree terapeutiche salute mentale, SNC e malattie rare”, ha concluso.