Promotor, mercato auto sostenuto da incentivi pesa effetto Covid

Quagliano: "Rischio collasso a maggio se non saranno rinnovati"

MAR 1, 2021 -

Milano, 1 mar. (askanews) – Il calo del -12,34% del mercato dell’auto in Italia a febbraio (142.998 auto immatricolate) rispetto allo scorso anno, secondo il Centro Studi Promotor “non è positivo, ma non può essere considerato fortemente negativo” in considerazione di due elementi. In primo luogo, il fatto che febbraio dello scorso anno è stato l’ultimo mese “normale” prima della pandemia Covid. In secondo luogo, il confronto tra febbraio 2021 e febbraio 2020 è inficiato dal fatto che nell’era del Coronavirus si è molto ridotto il ricorso ai chilometri zero (auto immatricolate per essere destinate al mercato dell’usato con chilometri zero).

Ad evitare un tracollo sono stati gli incentivi statali. In particolare quelli per le autovetture con emissioni di CO2 comprese tra 61 a 135 gr/km, più utilizzati di quelli per le auto ibride plug-in ed elettriche (0 e 60 gr/km di CO2)che sono penalizzate dalle “fortissime carenze” nella diffusione delle infrastrutture di ricarica.

Lo stanziamento per gli incentivi per le auto “verdi”, osserva Promotor, “è più che sufficiente” per far fronte alle richieste nell’intero anno, mentre quello per le auto fino a 135 gr/km, come è accaduto anche negli ultimi due anni, si sta esaurendo “rapidissimamente” con 155 dei 250 milioni di euro disponibili già prenotati e il rischio concreto che si esauriscano intorno al 25 marzo. “Nel mese di aprile le vendite potrebbero essere ancora sostenute dagli incentivi già prenotati, ma da maggio, l’effetto congiunto dell’accelerazione della pandemia e della fine degli incentivi potrebbe stritolare il mercato dell’auto”, osserva Promotor.

Uno scenario incompatibile con le stime Istat di crescita del Pil del 4%. “Il raggiungimento di questo obiettivo non è compatibile con un settore dell’auto al collasso. Occorre quindi che il Governo rifinanzi immediatamente gli incentivi per le auto più richieste dal pubblico. Come, d’altra parte, è indispensabile che il Recovery Plan preveda interventi significativi per sostenere il settore dell’automobile che è strategico anche per la transizione ecologica”, ha dichiarato il presidente del centro studi Promotor, Gian Primo Quagliano.