Intesa Sp e Oltrepò Pavese insieme per rilanciare il settore vino

Pegno rotativo per valutare scorte in cantina e ottenere prestiti

FEB 27, 2021 -

Roma, 27 feb. (askanews) – Accordo di collaborazione tra Intesa Sanpaolo e il consorzio tutela vini Oltrepò Pavese per “rafforzare l’accesso al credito per le aziende della filiera vitivinicola in modo da far fronte anche al periodo di straordinaria complessità”. Sarà così consentito alle imprese consorziate “di usufruire di un supporto concreto nei processi di innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione, export, crescita, gestione e valorizzazione dei magazzini attraverso specifici strumenti e risorse finanziarie”.

L’intesa, spiega la banca, “consentirà l’accesso a un’offerta di Intesa Sanpaolo dedicata tramite linee di credito e finanziamenti a breve, medio e lungo termine con l’eventuale supporto di prodotti di finanza agevolata”. In particolare l’accordo “prevede l’accesso delle aziende associate al ‘pegno rotativo’, la soluzione finanziaria di Intesa Sanpaolo per sostenere il settore vitivinicolo e che trae impulso dal decreto Cura Italia”.

Il pegno rotativo “consente di fare una valutazione puntuale delle scorte di vino da affinamento e convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito. Le aziende possono così smobilizzare il prezioso patrimonio custodito in cantina, che diventerà commercializzabile solo a distanza di anni”.

“Con questa convenzione – sostiene la presidente del consorzio Gilda Fugazza – rispondiamo puntuali a una richiesta di aggiornamento, di innovazione e di sviluppo partecipando a un progetto che si è mosso su scala nazionale e che parte dal decreto Cura Italia. Ci piace aver firmato questo accordo in particolare perchè risponde ai nostri principi attivi, condivisi da un Cda che in questi mesi si è impegnato fortemente per portare avanti attività e temi legati alla qualità, alla sostenibilità, alla digitalizzazione”.

“Siamo orgogliosi di essere – aggiunge Fugazza – dopo Denominazioni importanti come quella del Barolo, una delle prime realtà vitivinicole italiane a impegnarsi in questo senso, considerando che il progetto riguarda tutto il settore e in particolare qualcosa come circa 400 Doc e Docg che potranno collaborare con gruppi bancari importanti come Intesa Sanpaolo”.

“L’impegno per il mondo dell’agricoltura è nel nostro Dna – sottolinea il direttore regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo, Tito Nocentini – e ha motivato anche la scelta di istituire qui un nuovo centro di eccellenza. L’accordo di collaborazione con il consorzio Oltrepò Pavese va proprio in questa direzione di sostegno a uno dei settori agricoli strategici e particolarmente produttivi nel pavese. Il vino che si affina in cantina diventa un attivo nel bilancio dell’azienda: un’idea semplice ma che richiede una banca che voglia assumersi il rischio, un partner affidabile come il consorzio e il coraggio dei nostri produttori che comprendono come l’unica via praticabile sia continuare a investire in digitalizzazione, nuovi strumenti di lavoro, formazione e comunicazione”.