Gentiloni: la sostenibilità dei debiti dipende da come li usiamo

Rilancia la distinzione di Draghi tra "debito buono e cattivo"

FEB 26, 2021 -

Roma, 26 feb. (askanews) – La prossima settimana la Commissione europea presenterà nuove linee guida ai Paesi sui conti pubblici e i criteri in base ai quali decidere se riattivare le regole del Patto di Stabilità e di crescita dal 2022. “Bisogna ribadire che nella situazione attuale il rischio di fare troppo poco” a sostegno della ripresa “supera quello di fare troppo” e secondo il commissario europeo all’economia, Paolo Gentiloni, un aspetto cruciale della sostenibilità dei debiti, destinati ad aumentare è rappresentato dalla qualità della spesa.

Nel suo intervento al congresso dello Europan Fiscal Board, Gentiloni ha citato la distinzione, coniata dal presidente del Consiglio Mario Draghi, tra debito “buono” e debito “cattivo”.

“Il punto è per cosa usiamo il debito. Se è per finanziare ricerca, istruzione, infrastrutture e ospedali, possiamo riternerlo debito ‘buono’. Se è per finanziare spesa corrente e misure che non hanno effetti sulla capacità produttiva, allora è ‘debito cattivo’ e la sua sostenibilità verrà messa in questione”.

Secondo Gentiloni i Paesi dovrebbero sfruttare la fase attuale di tassi bassi per spingere investimenti e riforme che consentano di ricavare crescita economica da questo debito. “Questo è il fulcro del nostro strumento di Ripresa e resilienza”, il Recovery fund.

“Una vota che la situazione sanitaria sarà tornata pienamente sotto controllo, e che l’economia sarà migliorata in maniera solida, i Paesi membri dovranno realizzare una riduzione graduale e realistica dei livelli di indebitamento. E questo – ha concluso Gentiloni – implicherà livelli adeguati di avanzi primari di bilancio”.