G20 Finanze al via: focus su ripresa, possibili progressi Digital tax

Si spera che aperture Usa rendano fattibile accordo entro I sem

FEB 26, 2021 -

Roma, 26 feb. (askanews) – Crisi pandemica in primissimo piano, ovviamente, assieme alle prospettive di ripresa dell’economia con l’avvio e la diffusione delle vaccinazioni. Ma al G20 dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali – che sotto la presidenza italiana inizierà alle 12 e 30, in modalità virtuale causa Covid – oltre a tutti i temi collegati al virus e agli sforzi globali per contrastarlo, si discuterà anche di questioni pre esistenti alla crisi, rimaste in sospeso, e che ora appaiono anche più pressanti.

A cominciare dalle trattative globali sulla “digital tax”. Una complessa partita che si è giocata a livello Ocse e che punta a elaborare un meccanismo di tassazione comune sui giganti digitali globali, che per molti anni sfruttando lacune e divergenze normative tra giurisdizioni sono sostanzialmente riusciti ad evitare di pagare tasse che fossero congruenti con le montagne di fatturato e utili che realizzavano nei vari Paesi.

L’impennata delle spese pubbliche dovuta alla crisi rende ancora più cruciale poter attingere a questo canale. Tanto più che secondo i propositi della presidenza italiana ora queste spese dovranno servire a favorire una ripresa economica forte, sostenibile ed inclusiva. Dopo vari rinvii, ora si punta ad un accordo sulla digital tax entro la metà dell’anno e, a quanto si apprende da fonti della presidenza del G20 Finance Track, dopo i segnali di apertura giunti dalla nuova amministrazione Usa guidata da Biden, e in particolare sul multilateralismo dal nuovo segretario di Stato al Tesoro Janet Yellen, oggi si può sperare “in una conferma della fattibilità dell’accordo”.

Perché “è un fatto – sottolineano le fonti del G20 – che nelle discussioni precedenti gli ostacoli più difficili li hanno sempre posti gli Usa e l’amministrazione precedente”.

I lavori si svolgeranno nel pomeriggio con due sessioni, la prima delle 12 e 30 per oltre due ore e la seconda dalle 15. Ministri e governatori discuteranno il programma di lavoro e le priorità sul 2021, assieme ai temi chiave individuati dalla presidenza italiana: persone, pianeta, prosperità.

Attorno alle 17, poi, si sconvolgerà la conferenza stampa della presidenza, con il ministro dell’Economia Daniele Franco e il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Ci sarà probabilmente un comunicato riassuntivo degli esiti dei lavori ma non un comunicato formale del G20 delle Finanze, perché l’elaborazione di questo tipo di documento “richiede un lavoro molto complesso di bozze che nella riunione di partenza non si è ritenuto di fare, per privilegiare scambi di vedute”, spiegano ancora le fonti della presidenza del G20.

Restano peraltro anche nodi tra i Paesi del gruppo, che oltre alle maggiori economie occidentali annovera i giganti emergenti. A cominciare dal tema degli scambi commerciali internazionali su cui, a dispetto del concludersi dell’era Trump, ad oggi la nuova amministrazione Usa non ha mostrato sostanziali allentamenti del confronto con la Cina. Il tema commercio (trade) tuttavia non fa parte del pacchetto Finanze.

Invece lo sono fenomeni come l’innovazione tecnologica sulla finanza, la digitalizzazione, i nuovi servizi di pagamenti, assieme all’inclusione e l’educazione finanziaria. Tutti argomenti che o hanno mostrato accelerazioni con la crisi pandemica, come la digitalizzazione e i pagamenti cashless, oppure hanno visto rischiare di aggravarsi divergenze e ritardi.

Su alcuni argomenti molto tecnici, come le valute digitali delle Banche centrali, il G20 dovrebbe assegnare un lavoro di preparazione al Financial Stability Board. Così come sul crescente fenomeno dei cripto asset o valute virtuali (come il Bitcoin), su cui diversi policy maker hanno invocato regole chiare e vigilanza.