Bonomi: su sblocco licenziamenti serve norma transitoria

Nessun imprenditore vuole mandare a casa le persone

FEB 25, 2021 -

Roma, 25 feb. (askanews) – “Noi dobbiamo fare una norma transitoria. Non possiamo affrontare la scadenza immediatamente”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ai microfoni di Rtl 102.5, in merito alla scadenza, prevista per il 31 marzo, del divieto di licenziare.

“Assicuro – ha garantito Bonomi – che nessun imprenditore sta pensando allo sblocco dei licenziamenti per poter usufruire della possibilità di mandare a casa le persone. Noi abbiamo parecchie aziende che ci stanno sottolineando la difficoltà di trovare profili professionali da inserire in azienda”.

Secondo Confindustria “le aziende che sono soggette a restrizioni per i decreti normativi o per quei settori che sono fortemente in crisi, il commercio e il turismo, è corretto sostenerli con una cassa integrazione Covid a carico della fiscalità generale a fronte del blocco dei licenziamenti”, ha spiegato il leader degli industriali. Ma “le aziende che non hanno questi problemi potrebbero usufruire tranquillamente della cassa integrazione ordinaria, che, peraltro, pagano le aziende versando 3 miliardi l’anno all’Inps e ricevondo indietro prestazioni solo per 600 milioni” e per queste imprese “ci sono da utilizzare 52 settimane di cassa ordinaria, senza dover licenziare nessuno”.

“Dobbiamo dare anche il segnale alle imprese – ha concluso Bonomi – che si sta andando verso una normalizzazione per consentire di avere la serenità di fare investimenti e creare i posti di lavoro” altrimenti “il blocco dei licenziamenti diventa il blocco delle assunzioni”.