Terna avvia l’Adriatic Link, oltre un miliardo di investimenti

"Nuovo cavo sottomarino tra Abruzzo e Marche, opera invisibile"

FEB 17, 2021 -

Roma, 17 feb. (askanews) – Terna ha avviato la progettazione partecipata per l’Adriatic Link, il nuovo elettrodotto sottomarino che unirà Abruzzo e Marche, per il quale il gestore della rete elettrica nazionale investirà oltre un miliardo di euro, coinvolgendo circa 120 imprese tra dirette e indotto. La nuova interconnessione, “lunga circa 285 chilometri e completamente ‘invisibile’, sarà costituita da un cavo sottomarino, due cavi terresti interrati (senza alcun impatto per l’ambiente) e da due stazioni di conversione situate nelle vicinanze delle rispettive stazioni elettriche esistenti di Cepagatti (Abruzzo) e Fano (Marche)”.

“Un’opera strategica per il sistema elettrico nazionale – sottolinea la società – all’avanguardia per tecnologia e sostenibilità ambientale. L’infrastruttura favorirà lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili contribuendo alla decarbonizzazione del sistema energetico italiano, coerentemente con gli obiettivi delineati dal Piano nazionale integrato energia e clima. E consentirà di migliorare la capacità di scambio elettrico tra le diverse zone del paese, in particolare tra il Centro-sud e il Centro-nord grazie a un incremento di circa mille megawatt di potenza, aumentando l’efficienza, l’affidabilità e la resilienza della rete elettrica di trasmissione”.

L’Adriatic Link, su cui di recente anche l’authority per l’energia (Arera) ha espresso giudizio favorevole nel parere inviato al ministero dello sviluppo economico, “si inserisce tra i principali progetti di sviluppo rete pianificati da Terna che, con quasi nove miliardi di euro di investimenti previsti nel piano industriale 2021-2025, rafforza ulteriormente il proprio ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica, nonchè quello dell’Italia di hub elettrico dell’Europa e dell’intera area mediterranea”.

L’opera, aggiunge Terna, “sarà realizzata secondo i migliori standard di sostenibilità e di tutela ambientale attraverso lo studio e la condivisione delle ipotesi localizzative con l’obiettivo di contenere la lunghezza delle tratte in cavo e di minimizzare eventuali interferenze (sia terrestri sia marine) con le zone di pregio ambientale, naturalistico, paesaggistico e archeologico e di recare minor disagio possibile alle proprietà interessate”.

Glv