Bper, Cerfogli: una presenza sempre più forte sul territorio

Il vice dg alla vigilia dell'integrazione di 580 sportelli Ubi

FEB 12, 2021 -

Milano, 12 feb. (askanews) – Bper Banca si prepara a sbarcare dal 22 febbraio, con oltre 580 nuove filiali finora appartenute a Ubi, in varie aree strategiche del Paese, soprattutto in Lombardia. Fra i top manager incaricati di seguire l’integrazione, il vice direttore generale, Pierpio Cerfogli, che ha fatto il punto con Askanews.

Cosa rappresenta per voi questo importante passaggio e come vi siete preparati per realizzarlo al meglio? Bper Banca è una realtà con una lunga storia: nasce come banca popolare più di 150 anni fa e oggi il gruppo è il quinto in Italia per totale attivo e numero di sportelli con un indice di solidità patrimoniale (CET1 ratio fully loaded pro forma 15,9% al 31 dicembre 2020) ai vertici del sistema. A seguito dell’Offerta pubblica di scambio del Gruppo Intesa Sanpaolo su Ubi, Bper Banca ha siglato un accordo per rilevare 486 filiali e 134 punti operativi, concentrati in particolare nel Nord Italia, in Lombardia (oltre 300) e nelle Marche (117). Con questa operazione Bper acquisirà circa 1,4 milioni di nuovi clienti e diventerà, nei prossimi mesi, il terzo gruppo bancario italiano per numero di sportelli (complessivamente circa 1.900), aumentando il totale attivo da 88,6 a circa 117 miliardi, con oltre 5.000 nuovi dipendenti.

Il gruppo è oggi presente in 19 regioni, con una rete di 1.237 sportelli e 13.177 dipendenti, al servizio di 2,7 milioni di clienti. L’operazione di acquisto del ramo di azienda da Intesa permetterà al gruppo Bper di crescere significativamente. Saremo presenti in città e province stringendo relazioni forti con le istituzioni, le imprese dei vari comparti e le comunità, seguendo l’approccio concreto che ci caratterizza da sempre. I 23 Centri Private già attivi saranno potenziati con ulteriori 12 Centri, accompagnati da una rete di professionisti composta ad oggi da circa 160 gestori (cui se ne aggiungeranno circa 80), 25 mila clienti e masse gestite vicine ai 15 miliardi.

Nel novembre scorso, inoltre, è stata avviata l’attività di 21 Centri Imprese e oltre 20 uffici satellite su tutto il territorio nazionale, interamente dedicati alle aziende con un fatturato superiore a 10 milioni. A seguito dell’acquisizione del ramo di azienda i Centri Imprese diventeranno una trentina e gli uffici satellite aumenteranno di una decina di unità. Sono strutture in cui operano professionisti esperti nella gestione di realtà aziendali complesse.

Su quali attività e servizi punterà BPER per andare incontro ai bisogni della nuova clientela? Bper Banca ha da sempre un approccio vicino al cliente e aperto al dialogo, in grado di offrire soluzioni di elevata qualità professionale (questo dato è dimostrato anche dal grado di soddisfazione della clientela molto alto). La volontà di Bper Banca è quella di avere una presenza forte, con Direzioni regionali organiche e adeguate alle dimensioni economiche e sociali dei territori.

Riguardo ai territori specifici, quali sono le esigenze principali che avete riscontrato da parte di imprese e famiglie? Abbiamo forti radici in un contesto di banca popolare, anche se nel tempo siamo cresciuti molto, mutando l’assetto societario e ponendoci traguardi importanti. La vocazione prevalentemente manifatturiera e molto operativa, con un forte dinamismo delle piccole e medie imprese, che caratterizza i territori di insediamento storico della Banca è un elemento comune anche ai nuovi territori in cui andremo a operare: questo consentirà di lavorare bene insieme. Inoltre Bper ha nel suo dna una precisa vocazione di sostegno all’export, ulteriormente finalizzata da qualche anno con l’attività del portale Bperestero. Gli incontri e i contatti territoriali delle ultime settimane ci hanno confermato che proprio il tema dell’internazionalizzazione è tra i più sentiti dagli imprenditori in questa fase complessa. Cha cosa comporterà questo passaggio in termini di condizioni contrattuali e di erogazione di prodotti e servizi, ma soprattutto in termini di relazioni con la nuova clientela.

Nel passaggio dei clienti Ubi verso Bper Banca verrà assicurata la massima attenzione alla relazione banca-cliente, che sarà garantita grazie al fatto che i dipendenti, presenti oggi nelle filiali Ubi saranno gli stessi che il 22 febbraio 2021 accoglieranno i loro clienti sotto la nuova insegna Bper Banca. Inoltre, le condizioni economiche non cambieranno, sarà infatti assicurata continuità di servizio e le linee di credito manterranno gli stessi tassi.

Come intendete valorizzare il personale di Ubi che dal 22 febbraio entrerà a far parte della vostra Banca? Intendiamo valorizzare le risorse umane nelle filiali che andremo a rilevare: la loro profonda conoscenza della clientela è molto importante per i nostri piani di sviluppo. Da sempre adottiamo un modello di crescita diffuso, privilegiando le relazioni locali e applicando una politica di erogazione del credito che affida principalmente ai livelli territoriali la gestione delle pratiche di affidamento. Punteremo in particolare sui Centri imprese, che vedranno coinvolte complessivamente oltre 300 risorse con vari team specializzati, distribuite tra i vari Centri e gli uffici centrali di coordinamento.