Maersk, fatturato IV trim 16%, “strozzature” in commercio globale

Rimbalzo domanda dopo crollo pandemico ha causa problemi logostica

FEB 10, 2021 -

Roma, 10 feb. (askanews) – Il gigante globale del trasporto marittimo Moller – Maersk è riuscito a siglare il 2020 con una lieve crescita del fatturato, a 39,740 miliardi di dollari, a fronte dei 38,890 miliardi del 2019, grazie ad una accelerazione sul finale d’anno con 11,255 miliari nel quarto trimestre, il 16% in più dei 9,668 miliardi di un anno prima. Gli utili ante imposte sono balzati a 3,3 miliardi sull’intero 2020, da 967 milioni di dollari un anno prima, con 1,3 miliardi nel quarto trimestre da appena 130 milioni di fine 2019.

Nel comunicato con i risultati di bilancio, l’amministratore delegato Soeren Skou rivendica la capacità del gruppo i gestire le operazioni nel “contesto difficile” della crisi pandemica ed esprime fiducia sulla possibilità di conseguire la crescita di fatturato nel 2021, mentre “la situazione si normalizza”.

I conti di Maersk, gigante del trasporto di container, sono una cartina di tornasole del commercio globale e e mostrano come la produzione e lo scambio di beni abbiano resistito molto meglio alla crisi pandemica di altre attività, come nel terziario. E che di fatto buona parte dei danni del 2020 sono stati sostanzialmente autoinflitti dai governi alle proprie industrie, specialmente con i primi lockdown che avevano paralizzato quasi tutti i settori ritenuti non vitali, salvo poi modificare notevolmente le restrizioni nei lockdown successivi.

Sul 2021 il gruppo parla del persitere di “strozzature” logistiche nel commercio di beni e nelle catene di forniture, dovute alla ripresa di domanda seguita alle contrazioni da crisi pandemica.