Intesa Sanpaolo: sostegno a imprese e famiglie di Emilia e Marche

Incontro con la direttrice regionale della banca, Cristina Balbo

DIC 16, 2020 -

Milano, 16 dic. (askanews) – Tre miliardi di credito a medio-lungo termine: è quanto è stato erogato nei primi nove mesi del 2020 alle imprese emiliano-romagnole e marchigiane da Intesa Sanpaolo, per fronteggiare l’emergenza Covid. Ne abbiamo parlato con Cristina Balbo, che guida la Direzione regionale Emilia-Romagna e Marche del gruppo bancario.

“Fin dall’esplosione della crisi – ha spiegato ad askanews – il primo bisogno delle aziende è stato quello della liquidità. Si sono bloccate le produzioni, i fatturati; quindi immediatamente ci siamo mossi per dare liquidità alle aziende. Questa è stata l’urgenza. Il bisogno però è continuato e continua tuttora”.

L’emergenza sanitaria, infatti, non smette di pesare sulle aziende dei territori, che, come in tutto il resto dell’Italia, hanno dovuto fronteggiare una situazione senza precedenti, seppure in modi diversi da regione a regione.

“L’Emilia-Romagna – ha aggiunto Balbo – ha retto un po’ meglio, le Marche invece hanno sofferto di più perché sono presenti produttori collegati ai consumi, come l’arredamento, l’abbigliamento, il turismo. Le Marche hanno sofferto e stanno soffrendo un po’ di più”.

Nelle due regioni Intesa Sanpaolo ha anche sospeso mutui e prestiti a circa 50mila, tra famiglie e imprese, per un controvalore di 6,5 miliardi di euro. Ma anche in Emilia-Romagna e Marche la crisi ha aperto pure alcuni spazi di opportunità per le imprese.

“La crisi – ha spiegato la direttrice regionale – ha sicuramente messo in evidenza come alcuni trend, quali la digitalizzazione o l’attenzione alla sostenibilità, siano veramente irreversibili. Le aziende sono state in qualche modo costrette a fare i conti con questi cambiamenti, alcuni già in atto, altri che hanno avuto un’accelerazione e sicuramente questo ha creato opportunità in termini di nuovi mercati e di nuovi canali”.

Opportunità che il gruppo bancario assicura di voler sfruttare al fianco delle aziende, nell’ottica di ampliare l’impatto sul territorio, dove, alla luce dell’integrazione della struttura di UBI, dalla prossima primavera la presenza di filiali di Intesa Sanpaolo sarà ancora più significativa.

“Stiamo già lavorando in stretta collaborazione con le istituzioni e i rappresentanti del territorio – ha concluso Cristina Balbo – per poter costruire insieme delle soluzioni che non riguardino solo il credito, ma tutte quelle iniziative che vanno fatte perché questo territorio possa riprendersi dopo questa crisi, soprattutto nelle Marche dove la nostra presenza diventerà molto rilevante”.

Una rilevanza che comporta anche responsabilità, a maggior ragione in un tempo economicamente e socialmente difficile come quello della pandemia.