Mediaset: Agcom apre l’istruttoria sulla posizione di Vivendi

L'Authority tira dritto nonostante le critiche Ue sulla salva-Mediaset

DIC 15, 2020 -

Milano, 15 dic. (askanews) – Nonostante le contestazioni mosse dalla Commissione europea alla cosiddetta “salva-Mediaset”, dopo il Governo anche l’Agcom tira dritto e, in base a quanto previsto dalla norma, avvia l’istruttoria nei confronti della posizione di Vivendi nel Biscione, alla luce della partecipazione detenuta dai francesi anche in Tim, dove sono i primi azionisti. E lo fa proprio in applicazione dell’art. 4 bis del decreto 125/2020 che attribuisce all’Authority il compito di verificare, mediante istruttoria, gli effetti sulla concorrenza del pluralismo dell’informazione quando una società si trova ad operare contemporaneamente sia nel settore tlc sia in quello dei media. Come nel caso appunto di Vivendi.

Il Consiglio odierno dell’Agcom ha così deliberato a maggioranza l’avvio di due istruttorie: un procedimento è volto a verificare la posizione dei francesi di Vivendi, alla luce delle partecipazioni azionarie detenute sia in Tim sia in Mediaset, nonché dei relativi mercati in cui le società si trovano ad operare. Una seconda istruttoria riguarda poi Sky Italia Holdings in ragione dell’attività svolta attraverso società direttamente o indirettamente controllate nei mercati. I procedimenti avranno una durata di 120 giorni che decorrono dalla data di notifica ai soggetti interessati.

Domani, intanto, è prevista l’udienza di merito al Tar del Lazio sul ricorso di Vivendi proprio contro l’ordinanza del 2017 dell’Agcom che aveva imposto ai francesi il congelamento del 19,9% dei diritti di voto in Mediaset, avendo già una quota del 23,4% di Telecom e quindi contravvenendo alle previsioni del Tusmar. La Corte Ue a inizio settembre aveva stabilito che la normativa italiana alla base della delibera Agcom fosse contraria al diritto comunitario.